Sbarchi nel Vibonese, anche Lo Bianco dalla parte del sindacato di Polizia
Sulla scia della denuncia del Sap cresce l’attenzione rispetto alle difficoltà nella gestione degli sbarchi. Per il segretario di Fratelli d’Italia, il quadro è «inaccettabile» e, assicura, del problema verranno informati i vertici romani del suo partito
Le denunce del Sap nei giorni scorsi hanno evidenziato l’emergenza sicurezza, legata agli sbarchi dei migranti a Vibo Marina e alla carenza di personale operativo. Dopo lo sfogo di Noi con Salvini è arrivato quello di Fratelli d’Italia, partito coordinato in città da Anthony Lo Bianco.
«Da mesi ci ritroviamo di fronte ad un elevato numero di persone che quasi regolarmente sbarcano nel porto di Vibo Marina, e per più giorni i servizi per i cittadini sono compromessi. I servizi a cui faccio riferimento sono quelli che offrono le varie forze dell’ordine ed i relativi uffici, costretti a dover affrontare in prima persona questa problematica, con una alternanza di centinaia di uomini, abbandonando così alcuni uffici» ha detto il giovane.
Lo Bianco trova «inaccettabile che un cittadino che paga le tasse e vorrebbe una informazione o richiedere il rilascio di passaporto si debba ritrovare in una situazione di ritardo per via della cattiva gestione degli sbarchi».
Vuole ricordare, ancora, che non «sono più eventi saltuari, ma ben schematizzati con date ben definite». Inoltre il porto di Vibo Marina «non rientra nella pianificazione degli hotspot» previsti dai piani del Ministero degli Interni. «Perché chi stabilisce con esattezza l’assegnazione ed il coordinamento di tali eventi pensa soltanto a fissare una data, e non faccia i conti con la nostra realtà? Una realtà in cui la scarsità di uomini e mezzi messi a disposizione è più che reale» ha insistito.
E la «totale assenza di strutture adeguate non potrà agevolare in nessun modo l’arrivo dei migranti. Questo ultimo sbarco ha avuto una durata di tre giorni, ed ha impiegato la maggior parte delle risorse disponibili in provincia, viste anche le recenti direttive che pretendono l’identificazione dei cittadini extracomunitari direttamente presso il porto, che hanno messo in rilievo le carenze strutturali delle nostre forze armate, che senza tener conto degli sforzi immani richiesti a tutto il personale, si sono ritrovati in una situazione critica per più giorni, a causa della mancanza di personale», ha riferito ancora.
Ha deciso quindi di contattare personalmente Giorgia Meloni ed i vertici di Fratelli d’Italia per metterli al corrente della situazione problematica in cui versa la provincia ad ogni sbarco. »Vorrei inoltre conoscere dalle istituzioni se il servizio di centinaia di forze dell’ordine comporta realmente l’indebolimento con il conseguente depotenziamento dei servizi a discapito della cittadinanza? Se tutto questo risultasse veritiero, non posso che affermare che noi cittadini vibonesi siamo considerati dallo stato come cittadini di serie B», ha concluso.