martedì,Novembre 26 2024

Drapia, i dati Ispra Ambiente sulla raccolta differenziata fermi al 2021

Emerge una popolazione attenta al conferimento, ma sul territorio si registra ancora un abbandono incontrollato di rifiuti

Drapia, i dati Ispra Ambiente sulla raccolta differenziata fermi al 2021
Drapia e, nel riquadro, il sindaco Porcelli

Mentre il Comune di Drapia affida nuovamente alla ditta Ecoshark “Igiene Ambientale” srl di San Nicolò di Ricadi il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati, di raccolta differenziata con le modalità del “porta a porta”, dei rifiuti cimiteriali, ingombranti e altri servizi accessori per i mesi che vanno da gennaio al giugno prossimo – stanziando circa 94mila euro – i dati resi finora noti da Ispra Ambiente risultano ancora fermi al solo 2021.

Secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il 2021 si chiude con un dato complessivo fermo al 54,51% e fotografa, rispetto al 2020, un calo percentuale di oltre sei punti base. Quel che emerge in maniera un po’ preoccupante è la produzione pro capite di rifiuti urbani. Partendo dal primo monitoraggio Ispra risalente al 2010, anno di avvio della raccolta differenziata con metodo “porta a porta”, la produzione sfiorava circa 670 chilogrammi annui per abitante. Dati basati su una popolazione di 2.192 abitanti. Nel corso del tempo il campanello di allarme ha cessato di suonare e, anche se in fasi altalenanti, il dato che teneva testa nell’analisi segnava un ribasso di circa 200-300 chilogrammi in meno pro capite prodotti. Fino ad arrivare all’ultimo dato disponibile del 2021 dove, con una popolazione di 2.030 abitanti, il quantitativo di rifiuti urbani è in aumento e si attesta a poco più di 460 chilogrammi per abitante. Ad oggi il servizio che copre Drapia capoluogo e le frazioni di Brattirò, Caria, Gasponi, Sant’Angelo, zona cimiteriale, campi sportivi e case sparse, confermano la positività riguardo il corretto svolgimento della differenziazione e del conferimento calendarizzato dei rifiuti da parte dei cittadini. [Continua in basso]

Sebbene resti alta l’età media della popolazione del comune di Drapia, sono due gli elementi che si possono cogliere: la buona risposta della cittadinanza al conferimento da un lato e la presenza, anche se a macchia di leopardo, di abbandono di rifiuti sul territorio. Questo, che per qualsiasi amministrazione continua a rappresentare un serio problema culturale, si verifica nelle aree più periferiche delle frazioni, specie lungo le strade comunali poco frequentate. Qui si nota lampante il continuo abbandono di eternit, materiali inerti derivanti da demolizioni edilizie private, accatastamento di pneumatici usurati, sanitari e piccoli elettrodomestici obsoleti.

Alessandro Porcelli

Sull’abbandono scellerato dei rifiuti più volte è intervenuto lo stesso sindaco Alessandro Porcelli il quale, lamentando la scarsa sensibilità di una piccola minoranza della popolazione, evidenzia come sia stato messo a disposizione gratuitamente per la popolazione, fin da subito, il servizio settimanale di raccolta dei rifiuti ingombranti. «Nonostante vi siano tutti i mezzi per andare in soccorso a quelle che sono le esigenze della popolazione – aveva dichiarato Porcelli tempo addietro – al giorno d’oggi continuiamo ad assistere ad abbandoni arbitrari di rifiuti di ogni genere, spesso parte di mobilio obsoleto ed elettrodomestici usurati, come se mettendoli in mezzo ad una via senza prima fissare un appuntamento di ritiro il problema non fosse più privato ma dell’amministrazione. Specie se poi questi vegetano per qualche tempo e non vengono rimossi». Tale situazione di malcostume si verifica molto frequentemente proprio su Drapia capoluogo. «Chi agisce così – conclude Porcelli – non ha a cuore l’ambiente e la sua salvaguardia, ma non ha a cuore neppure l’aspetto decoroso dei nostri meravigliosi luoghi spesso deturpati per ignoranza. Noi, come abbiamo sempre fatto, continueremo sempre ad eliminare tali situazioni ma quel che continuiamo a chiedere è la corretta collaborazione dei cittadini, nel pieno rispetto delle regole date».

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