Terremoti e non solo, a Vibo il Piano di protezione civile c’è ma (ancora) non si vede: «Lo stiamo aggiornando» – Video
«Tra un mese - dice l'assessore Russo - sarà approvato». Intanto il punto di raccolta di Piazza Municipio continua ad essere una giungla di auto
Il terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria ripropone il tema della sicurezza. La nostra Regione è un territorio ad alto rischio sismico e la paura di una catastrofe naturale non fa dormire sonni tranquilli. Sul tema è intervenuto nelle scorse ore il presidente dell’ordine dei geologi della Calabria e ricercatore scientifico del Cnr-Irpi di Cosenza, Giulio Iovine, che si è soffermato sui Piani di protezione civile, cioè lo strumento che indica le procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità che possa abbattersi sul territorio comunale, consentendo al sindaco di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione. Ciascun Comune, quindi, deve redigerli, aggiornarli periodicamente e informare i cittadini su cosa fare nel caso di un evento calamitoso. [Continua in basso]
«Ho sentito parlare dei punti di raccolta – ammette un cittadino di Vibo Valentia – ma non so dove si trovano». «Non ci sono più», replica un suo amico. «Ma tanto è inutile – dice rassegnato un altro pensionato –, se il terremoto ci sorprende nel sonno come è successo in Turchia, dobbiamo solo affidarci al Signore». Eppure la prevenzione potrebbe salvare molte vite. A questo servono i Piani di Protezione civile di cui, però, sono sprovvisti molti Comuni. In altri, come a Vibo Valentia, ci sono, «ma in via di aggiornamento», ammette l’assessore Giovanni Russo con delega alla Prociv. «Stiamo provvedendo ad aggiornarlo. Tant’è che la società incaricata ha già fornito agli uffici comunali la prima bozza che è stata revisionata pochi giorni fa. A breve – fa sapere Russo – ci dovrebbero consegnare il documento definitivo. Stiamo subendo dei piccolissimi ritardi – ammette – in virtù di alcune integrazioni richieste sia dalla Regione Calabria, per quanto riguarda l’area del cantiere del nuovo ospedale di Vibo, che dal CTR per quanto riguarda l’area della Meridionale Petroli a Vibo Marina. Abbiamo già trasmesso tutti i documenti necessari alla società affinché la stessa possa integrare l’aggiornamento del nostro Piano di Protezione Civile, che tra un mese sarà approvato. La stessa società – spiega l’assessore – ci fornirà una specifica app attraverso la quale i cittadini potranno essere informati e aggiornati in tempo reale».
Piazza Martiri d’Ungheria, meglio nota come Piazza Municipio, è uno dei punti di raccolta previsti nel documento di prevenzione. Nei mesi scorsi è stata al centro delle polemiche dopo che una lieve scossa di terremoto scatenò il panico con centinaia di studenti e dipendenti comunali che si riversarono in strada scontrandosi con le auto in sosta. Un parcheggio selvaggio che, nonostante il divieto tutt’ora vigente, viene dai più ignorato. L’unica consolazione al momento è che due delle principali scuole (Garibaldi e Don Bosco), sono chiuse per interventi antisismici, sebbene la piazza resti a tutti gli effetti un punto di raccolta. Sul punto Giovanni Russo spiega: «Purtroppo alcuni cittadini non riescono a comprendere l’importanza di mantenere libero lo spazio centrale della piazza. Le auto in sosta selvaggia – assicura – vengono puntualmente multate dalla Polizia municipale».
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