“Serra al centro” all’attacco: «Al nostro ospedale stanno cancellando i servizi uno alla volta»
Il gruppo si scaglia contro il nuovo atto aziendale licenziato dall'Asp di Vibo Valentia e anche contro il sindaco: «Autorità locali conniventi»
«Ci troviamo ancora una volta nella condizione di dover svolgere un ruolo che dovrebbe essere di competenza del sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, quello di denunciare pubblicamente le innumerevoli disfunzioni sanitarie che giornalmente colpiscono il nostro territorio». Lo affermano in una nota gli esponenti del gruppo “Serra al centro” Nensy Rachiele e Giuseppe Zangari, i quali riferiscono che «da quindici giorni presso la Radiologia dell’ospedale gli utenti sono in attesa di ricevere i referti, la Tac è fuori uso come anche gli apparecchi Dentalscan e ortopanoramica. Non capiamo per quale motivo non si intervenga con determinazione per trovare una rapida soluzione per poter garantire un servizio essenziale quale quello sanitario». [Continua in basso]
Rachiele e Zangari parlano di «caos totale che si riflette sulla pelle di cittadini inermi e bisognosi che si vedono negare il diritto alla salute e che potrebbe trovare una ulteriore beffa con il nuovo atto aziendale licenziato dal commissario alla sanità vibonese, Giuseppe Giuliano, se come appare abbastanza chiaro ci saranno delle ulteriori cesoie sui servizi sanitari dell’entroterra e del nosocomio locale. Come se non bastasse, proprio l’adozione dell’atto aziendale suscita preoccupazione per la modalità discutibile con il quale è stato adottato, comunicandolo solo successivamente alle organizzazioni sindacali e non preventivamente, come invece prevede la normativa vigente, poiché sono loro che conoscono bene le nostre realtà territoriali».
«È solo l’ultimo – aggiungono – di tutta una serie di segnali che confermano il disinteresse degli organi competenti dell’Asp di Vibo Valentia circa esigenze di un territorio bisognoso di sanità pubblica efficiente. Ma il management sanitario vibonese sembra voler andare nella direzione opposta, cancellando uno alla volta i servizi sanitari che dagli anni ’70 in avanti erano stati garantiti nel nome del servizio sanitario nazionale basato sulla universalità delle prestazioni e sull’uguaglianza dei cittadini. Noi di “Serra al centro” ci opponiamo a qualsiasi politica sanitaria che faccia regredire il nostro territorio e per questo invitiamo la popolazione ad attivarsi al fine di rivendicare il sacrosanto diritto alla salute di tutti, in tutte le sue forme, con o senza il supporto delle autorità locali che al momento sembrano essere conniventi con chi ad oggi mina contro il territorio montano e si interessa palesemente ed esclusivamente a potenziare i servizi della costa della nostra provincia».
Da parte sua il commissario Giuliano ha risposto oggi alle “proteste” provenienti da Serra, riferendo che il nuovo atto aziendale prevede invece un potenziamento dell’ospedale San Bruno.
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