venerdì,Novembre 22 2024

Vibo, Consiglio comunale straordinario, l’assemblea: «Salvare il Sistema Bibliotecario»

Durante la pubblica seduta aperta ai sindaci del Vibonese, si è discusso delle marcate criticità che investono l'ente ed è stato redatto un documento con approvazione unanime per azioni utili a scongiurare la chiusura del prestigioso presidio culturale

Vibo, Consiglio comunale straordinario, l’assemblea: «Salvare il Sistema Bibliotecario»

“Salvare il Sistema bibliotecario”. Questo l’obiettivo che i sindaci del Vibonese vogliono perseguire dopo le allarmanti notizie emerse negli ultimi tempi concernenti le marcate criticità debitorie, contabili e amministrative dell’ente. E così, il Consiglio comunale straordinario, aperto ai primi cittadini, ha redatto un apposito documento – con approvazione unanime – attraverso il quale si impegna il primo cittadino di Vibo Valentia a “espedire ogni azione utile per mantenere il presidio culturale nel rispetto della legge e attuare iniziative che possano portare ad un’azione sostenibile per evitare la chiusura dello stesso, verificare ed elaborare, in commissione cultura, una proposta di Statuto per l’attualità del Sistema Bibliotecario Vibonese al fine di eventuali rinnovi previa discussione in Consiglio comunale e, verificare, infine, la possibilità di sostenere il Sbv attraverso la concessione a titolo gratuito con la contro-prestazione di servizi pubblici”. [Continua in basso]

Il sindaco Maria Limardo

Numerosi gli interventi, a partire da quello del sindaco di Vibo, Maria Limardo, nel quale si è ricordato come l’obiettivo esclusivo del Sbv sia “quello di creare una biblioteca e una rete di biblioteche che promuova un innalzamento culturale generale del territorio e un avvicinamento tra le varie realtà sociali”. Un obiettivo che, però, secondo il primo cittadino nel corso degli anni “è andato mutando, in quanto l’ente ha assunto quasi una connotazione aziendale, andando oltre lo Statuto poiché al suo interno sono state organizzate diverse realtà: teatro, lettura, Festival Leggere&Scrivere, promozione di altri eventi culturali; tutte ottime iniziative – ha precisato la Limardo – ma non collimanti con le finalità dello Statuto che deve, quindi, essere cambiato ponendolo in linea con l’azione sostanziale che l’ente svolge”. Per quanto concerne poi le assunzioni, il sindaco di Vibo ha affermato che “appare evidente che queste sono state fatte in questi anni in spregio e in violazione dello Statuto stesso”. Maria Limardo ha inoltre ricordato che il Comune di Vibo vanta un “saldo creditorio di 275mila euro nei confronti del Sbv”, che l’ex presidente L’Andolina ha reso noto “che l’ente culturale ha debiti verso l’azienda che gestisce software che si aggirano sui 400mila euro e inoltre che la Regione ne vanta 65mila euro per la revoca di un finanziamento”. Sempre la Limardo, ha parlato di altri dati come quelli per i mancati pagamenti di due direttori artistici e dei dipendenti.

Fabio Signoretta

A seguire l’intervento del sindaco di Ionadi, Fabio Signoretta, recentemente nominato a capo del Sistema Bibliotecario. Il nuovo presidente ha puntato sulla necessità che l’ente si doti di un protocollo digitale e di un nuovo Statuto, annunciando che egli stesso e il comitato ristretto – composto da Maria Limardo, Corrado L’Andolina e dai precedenti presidenti Giuseppe Condello e Antonio Lampasi – lavoreranno “per i prossimi 60-90 giorni per ricostruire il quadro economico e pianificare un programma artistico-culturale su tre punti: resistenza ad oltranza contro lo spopolamento dei luoghi  e la dispersione dei saperi; l’offerta di servizi idonei a costruire concrete opportunità per chi decide di restare o di tornare; puntare sull’orgoglio di una terra che deve smettere di parlare passivamente delle sue ferite e iniziare invece a curarle”. Da Fabio Signoretta, poi, l’appello a tutti i sindaci ad “avere il coraggio e lealtà di fare una scelta: il Sbv ha un costo e quindi assumere decisioni conseguenti oppure l’ente è un baluardo nella cultura del welfare e dei servizi da investire. Da questa scelta – ha dichiarato – derivano le allocazioni di bilancio, le interlocuzioni con le istituzioni, locali e nazionali, il modo di rapportarsi con i media e la volontà di concedere uno spazio non come un costo ma come investimento per la città e la provincia. Solo così ci si può dotare anche di risorse umane e strumenti formativi idonei a proseguire l’attività”. [Continua in basso]

Corrado L’Andolina

Dopo l’intervento di Giuseppe Condello, sindaco di San Nicola da Crissa e già presidente del Sbv, secondo il quale “non deve passare il messaggio che il Sbv sia diventato l’ente del malaffare – ha precisato – è indubbio che ci sono problemi, ma è altrettanto indubbio che ci deve essere la volontà politica di investire in questo settore”, è stata la volta di Corrado L’Andolina il quale, ha fatto un quadro della situazione soprattutto inerente ai debiti: “I procedimenti da rendicontare sono due: il finanziamento per il polo regionale 2021-2022, contributo concesso prima del mio mandato – ha precisato l’ex presidente del Sbv – e il Festival Leggere&Scrivere 2021, che va rendicontato solo all’assemblea, ed è fondamentale chiuderli.  Per quanto mi riguarda, ho messo il nuovo presidente nelle condizioni di lavorare al meglio, perché tutti i dati sono stati messi a sua disposizione e questo dà la possibilità di aprire una nuova pagina per il Sbv. C’è però un problema significativo – ha dichiarato L’Andolina – e riguarda il decreto ingiuntivo dei 400mila euro che potrebbe implicare una esposizione debitoria significativa. E’ vero che manca ancora una sentenza nel merito – ha concluso – tuttavia bisogna avviare un piano di accantonamento che ponga al riparo il Sistema in caso di soccombenza”. Il resto dell’assemblea ha visto intervenire i vari consiglieri comunali che hanno animato il dibattito ma tutti con lo scopo di salvare il presidio culturale di Palazzo Santa Chiara. Da qui, la redazione e l’approvazione del documento conclusivo.

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