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Vibo, il vice prefetto riceve il “Comitato Strade sicure San Calogero” in merito alla criticità delle arterie

Durante l'incontro sono state esposte le criticità riguardanti i tre versanti che circondano il territorio comunale

Vibo, il vice prefetto riceve il “Comitato Strade sicure San Calogero” in merito alla criticità delle arterie
La Prefettura di Vibo

“Stamattina siamo stati convocati in prefettura a Vibo Valentia, per un incontro sull’emergenza viabilità”. Così gli esponenti del “Comitato Strade sicure San Calogero”, che attraverso una nota fanno sapere che: “Siamo stati accolti dalla vice prefetta, dottoressa Maria Rosa Luzza, alla quale abbiamo esposto le criticità riguardanti i tre versanti che circondano l’abitato di San Calogero. È stato un momento molto proficuo che prefigura positivi sviluppi futuri. Avere strade percorribili e sicure rappresenta una questione dirimente per la vita e la morte di San Calogero. Senza infrastrutture i paesi dell’entroterra non hanno futuro. Le aziende sancalogeresi stanno accusando il colpo per le strade dissestate e diverse sono sull’orlo del fallimento, gravate da perdite di clientela (ormai solo locale) e fatturato. Non poche volte, – dichiarano – i commercianti del posto, si sono ritrovati privi di merci a causa dell’isolamento stradale, tant’è che per gli approvvigionamenti sono spesso costretti a recarsi con i propri mezzi sulla Statale 18 o addirittura nei pressi del campo d’aviazione di Ionadi, con conseguente aggravio dei costi di trasporto. Al problema economico – prosegue il comitato – si affianca soprattutto quello relativo alla pubblica incolumità: le arterie sono pericolose, piene buche e avvallamenti, quando non delimitate, alla meno peggio, da blocchi di cemento abbandonati al centro della carreggiata (come al bivio Ss18). Gli incidenti stradali non si contano più e su tutti è il caso di ricordare l’episodio emblematico dell’ambulanza uscita di strada nel tratto di Rombiolo che solo per puro caso, dopo aver sfondato un guardrail, non è finita nel vuoto”.[Continua in basso]

Non va meglio sul versante di Calimera dove si sono registrati diversi incidenti da parte di mezzi pesanti a causa della famosa strettoia. Gli annunciati semafori da parte dell’amministrazione comunale attendono ancora di essere installati, se mai lo saranno. Una situazione generale impietosa – dichiarano gli esponenti del comitato – a cui bisogna far fronte con misure strutturali e non tampone, come osservato di recente con il contentino di un misero stanziamento di 124 mila euro per la provinciale di Rombiolo. Sul versante di Mileto, non ci stancheremo mai di ripetere che la “salvezza” è rappresentata dal ripristino del vecchio tracciato, dopo aver stabilizzato l’area di Lirda per mezzo di palificate, briglie e gabbionate, come d’altronde suggerito da diversi esperti. Detta soluzione, semplice come l’uovo di Colombo, è anche la più razionale ed economica e non necessita di illusori stanziamenti milionari e opere faraoniche. Insomma – concludono – bisogna agire presto e seriamente prima che San Calogero, già provato da una contigenza economica durissima, si trasformi definitivamente in un paese fantasma. Governo, Regione Calabria e Provincia di Vibo sono avvisati”.

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