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Vibo Marina: ancora non operativa la postazione della Guardia medica, cresce il malcontento

Chiuse anche tutte le farmacie e utenti costretti a raggiungere la città capoluogo per acquistare medicine o per recarsi al Pronto soccorso dello Jazzolino

Vibo Marina: ancora non operativa la postazione della Guardia medica, cresce il malcontento
La guardia medica e le farmacie chiuse a Vibo Marina

di C.I.
“Postazione non operativa” riporta un foglietto affisso da settimane davanti alla porta sbarrata della Guardia medica di Vibo Marina. Un messaggio scritto a penna per informare l’utenza dell’assenza del medico. Un disservizio che va avanti da diversi mesi nel silenzio assordante dell’Asp  di Vibo Valentia. La cronica carenza di medici in tutta la Regione ed in particolare nel Vibonese sta causando un grave disagio, soprattutto per i cittadini di Vibo Marina, Bivona e Porto Salvo. Oltre 10 mila abitanti che in caso di necessità sono costretti a raggiungere e ad intasare ulteriormente il Pronto soccorso dello Jazzolino, i cui operatori lamentano la carenza di medici e turni massacranti per poter garantire un servizio essenziale. [Continua in basso]

L’avviso davanti alla guardia medica di Vibo Marina

Bisogna raggiungere la città capoluogo anche per acquistare le medicine. L’unica farmacia di turno, oggi domenica 22 gennaio, è quella situata nei pressi di San Leoluca, ovvero a circa 15 chilometri di distanza da Vibo Marina. Osservano il turno di riposo le farmacie di Vibo Marina, Porto Salvo e persino quelle di Pizzo. Il calendario è stato approvato mesi addietro dall’Asp. «Vietato ammalarsi nei week end – il commento sarcastico di un utente che stamattina si è recato prima alla guardia medica del centro costiero per poi raggiungere la vicina farmacia: «Con mio grande stupore ho letto che la farmacia di turno più vicina era quella a Vibo Valentia. Un anziano che si rivolge alla farmacia di domenica o alla guardia medica evidentemente non sta bene – prosegue – come si può pretendere che raggiunga la città capoluogo con tante farmacie presenti sul territorio ma chiuse di domenica?». E poi: «Può un’intera comunità rimanere priva della postazione di Guardia medica?» D’altronde è un problema che viene denunciato da tempo.   

Il cartello affisso a dicembre davanti alla guardia medica di Vibo Marina

Ricordiamo che non più tardi dello scorso dicembre un altro avviso, affisso fuori la sede della Guardia medica di Vibo Marina, avvertiva la popolazione residente della costa che la postazione era «Temporaneamente chiusa… Per emergenze chiamare il 118 o recarsi in Pronto soccorso». Nient’altro. Eppure parliamo di presidi territoriali che la propaganda sanitaria  -ad ogni livello – dichiara da sempre di volere rafforzare e potenziare (soprattutto dopo l’esperienza drammatica dell’ondata pandemica da Covid-19 che ha messo a nudo tutte le criticità di una efficiente sanità pubblica), al fine proprio di evitare che i cittadini si rechino nei Pronto soccorso degli ospedali del territorio provinciale vibonese per qualsiasi genere di malore.  Obiettivo dichiarato:  decongestionare proprio i servizi di emergenza-urgenza 118 dei presidi sanitari del Vibonese – a corto sia di medici, sia di ambulanze – quanto appunto i reparti di Pronto soccorso dove i sanitari non reggono più ritmi di lavoro decisamente pesanti per via sempre della cronica carenza di organico.

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