La Chiesa ha sei nuovi venerabili: c’è anche il calabrese Gaetano Francesco Mauro
Il sacerdote fondò nel 1925 l’Associazione religiosa degli oratori rurali per l’insegnamento della dottrina cristiana nelle campagne
Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione dei Decreti riguardanti il riconoscimento delle “virtù eroiche” di sei Servi di Dio, che così diventano “venerabili”. Tra questi c’è anche Gaetano Francesco Mauro (1888-1969), calabrese, sacerdote diocesano, fondatore della Congregazione dei Pii operai catechisti rurali. Visse tra la fine del 19mo e l’inizio del 20mo secolo. Negli anni della Prima Guerra Mondiale fu cappellano militare in Friuli e, catturato, trascorse un periodo di prigionia in vari campi di concentramento austriaci, dove si ammalò di tubercolosi. Rientrato in Calabria si dedicò a situazioni di miseria e ingiustizia. Contribuì a promuovere conoscenza in un contesto sociale permeato di ignoranza, fame. Diede vita nel 1925 all’Associazione religiosa degli Oratori rurali (Ardor), per l’insegnamento della dottrina cristiana nelle campagne, la cui sede stabilì presso l’ex convento di San Francesco di Paola a Montalto Uffugo che qualche anno prima aveva restaurato. [Continua in basso]
Gli altri venerabili
Gli altri venerabili sono Miguel Costa y Llobera (1854-1922), spagnolo, canonico della Cattedrale di Maiorca; Giovanni Barra (1914-1975), piemontese, sacerdote diocesano; Vicente López de Uralde Lazcano (1894-1990), spagnolo, sacerdote professo della Compagnia di Maria; Maria Margherita Diomira del Verbo Incarnato (alias Maria Allegri, 1651-1677), toscana, religiosa professa della Congregazione delle Stabilite nella Carità del Buon Pastore; e Bertilla Antoniazzi (1944-1964), veneta, fedele laica.
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