Carabinieri forestali: nel 2022 meno incendi in Calabria, nel Vibonese sono aumentati
Resi noti dal colonnello Giorgio Maria Borrelli i risultati dell'attività svolta dal comando regionale: «È stato un anno molto importante»
Quasi 54mila controlli, 1.765 i reati accertati, con 509 sequestri e 17 arresti. E ancora; 2.387 illeciti amministrativi, che hanno portato a contestare oltre 3 milioni e 400mila euro di sanzioni, 92 sequestri amministrativi e 2.377 persone sanzionate. Sono i risultati dell’attività svolta nel 2022 dal comando regionale Carabinieri Forestali nel 2022. «È stato un anno molto importante – ha detto il colonnello Giorgio Maria Borrelli – nel corso del quale si è consolidato il rapporto con l’Arma territoriale nella prevenzione e nella repressione dei reati ambientali, ma è anche migliorata la consapevolezza dei cittadini che sempre di più diventano ‘custodi’ e artefici del controllo del territorio. Anche l’Arma territoriale, sempre più, sta entrando nei dispositivi di controllo del territorio. C’è stata una grande innovazione in termini tecnologici, per un controllo del territorio che si sta evolvendo verso dinamiche che possiamo definire 2.0». Grande attenzione, nell’attività operativa condotta ha riguardato gli impianti di depurazione. I risultati, già resi noti, impongono quale riflessione – ha sottolineato Borrelli illustrando i dati del bilancio – perché riguardano la capacità di gestione da parte delle Pubbliche amministrazioni. Analoga iniziativa sta riguardando i frantoi, grazie alla sinergia con il Comando Legione Carabinieri, che sta fornendo importanti risultati in chiave di prevenzione e di repressione». [Continua in basso]
Durante la campagna antincendi 2022, secondo quanto emerso, si sono riscontrati importanti percentuali di riduzione degli incendi, soprattutto in provincia di Reggio Calabria, con un meno 41%, nella provincia di Catanzaro con un meno 33% e nella provincia di Cosenza con un meno 12,5%. Altrettanto bene non è andata nelle province di Vibo Valentia e di Crotone. «Un aumento tutto da analizzare – ha commentato Borrelli – per capire in che termini questo incremento sia stato determinato da una generale carenza di controlli o da reati di natura dolosa o colposa».
LEGGI ANCHE: Ecomafie, Calabria ai primi posti per reati ambientali: in un anno migliaia di illeciti