Pentimento di Andrea Mantella, i familiari si dissociano
Con un missiva che non lascia spazio ad interpretazioni il fratello e la madre del boss che ha deciso di collaborare con la giustizia tagliano i ponti con lo stesso, precisando di parlare a nome di tutti i parenti
«I sottoscritti Nazzareno Mantella e Rita Lo Bianco, rispettivamente fratello e madre di Andrea Mantella, in nome e per conto di tutti i familiari, cugini, nipoti e parenti si dissociano dalla scelta del proprio congiunto di collaborare con la giustizia».
È tutta in una lettera formale inviata agli organi di stampa la “fatwa” che i più stretti congiunti del boss emergente di Vibo Valentia, Andrea Mantella, indirizzano senza sconti né possibilità di fraintendimenti al proprio familiare, reo di aver deciso di saltare il fosso e collaborare con la giustizia al termine di un periodo di detenzione in carcere e dopo almeno vent’anni di storia criminale che lo avevano posto al vertice della gerarchia ‘ndranghetista del capoluogo, segnalandolo come il principale antagonista al potere del clan Mancuso in provincia.
‘Ndrangheta, si pente il boss emergente Andrea Mantella
Viene così rinnegato dai suoi familiari, fino alla “settima generazione” verrebbe da dire, vista la precisazione che fratello e madre fanno di parlare a nome loro e di cugini, nipoti e parenti tutti. Sanno bene, i parenti, che le dichiarazioni del boss pentito potrebbero aprire un squarcio potenzialmente “devastante” su 20 anni di malaffare, estorsioni, traffici illeciti, rapporti pericolosi con ambienti insospettabili che potrebbero quindi esporli a ritorsioni e vendette trasversali. Ma c’è anche, evidentemente, una componente “culturale” che ha a che vedere con l’“onorabilità” della famiglia e, dunque, con la volontà di rigettare senza remore quel marchio d’infamia che Mantella, pentendosi, avrebbe impresso a tutta la sua famiglia.
Per questo dichiarano «espressamente di dissociarsi da tale scelta, non volendo avere più nessun tipo di rapporto con Andrea Mantella».