Vibo, visitatori e scuole da tutta la Calabria per l’Odissea Museum
La rassegna museale itinerante è allestita a Palazzo Gagliardi e attrae quanti vogliono approfondire il legame tra il poema omerico e i territori della Magna Grecia
Continua a riscuotere grande successo l’Odissea Museum, la rassegna museale itinerante unica nel suo genere e dedicata ai segreti di Ulisse tra Magna Graecia e Trinacria. Visitatori e scolaresche da tutta la Calabria hanno fatto tappa al Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia per ammirare il suggestivo evento espositivo promosso dalla Rete museale regionale, con la direzione artistica di Sergio Basile, ed in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Vibo.
Nelle sale dell’antico edificio che ospita la mostra, la storia secolare della Calabria si fonde ed identifica con potenza con la trama del poema omerico. Nell’Odissea, fin dai tempi più remoti, mistero e mito si intrecciano mirabilmente con i costumi, le credenze e la storia dei gloriosi popoli che abitarono il Mediterraneo, specchio d’acqua che per millenni fu il vero cuore pulsante del mondo. Proprio con l’obiettivo di rinsaldare e rivalutare le origini più nobili della Magna Graecia, l’evento ricostruisce in chiave originale tutto il pathos sprigionato dal poema che è riuscito a superare, in ben duemila e ottocento anni di storia, ogni barriera temporale e culturale. [Continua in basso]
Lungo il percorso artistico-museale ispirato a luoghi e personaggi dell’Odissea, trovano spazio anche quattro statue di grande dimensione di uno degli scultori calabresi più noti e apprezzati: Michele Zappino. All’ingresso del museo svetta la figura di Ulisse, l’eroe greco che nel suo cammino incontrerà diversi personaggi femminili che determineranno azioni e decisioni. È il caso di Nausicaa, la giovane figlia del re dei Feaci che, spinta dal consiglio della dea Atena, accoglie il naufrago Ulisse. E ancora Calypso, la ninfa innamorata che dà rifugio a Ulisse quando approda solo sull’isola di Ogigia, dopo essere scampato alle tempeste di Scilla e Cariddi. Non manca l’omaggio a Cassandra, la profetessa di sciagure a cui nessuno crede e che ammonisce i Troiani a non trascinare entro le loro mura il cavallo di legno abbandonato dai Greci.
Personaggi che rivivono grazie all’estro del poliedrico maestro originario di Zungri, già docente di Scultura e tecniche dì fonderia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e allievo di Francesco Messina. Anche nelle sculture in mostra al Palazzo Gagliardi, Zappino ha messo in pratica la visione classica e tradizionale del fare artistico, specialmente nel costruire figure femminili dalle linee sinuose e dall’aspetto armonico e leggiadro. Opere mobili e vibranti che toccano direttamente il cuore e lo sguardo degli spettatori di ogni età, affascinati dalla ricca e variegata galleria espositiva dell’Odissea Museum.