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Anestesia e Pronto soccorso, «urgenze chirurgiche a rischio»: l’Asp di Vibo esternalizza i turni

L’Azienda sanitaria provinciale accoglie la proposta lanciata dal direttore medico del Presidio unico Michelangelo Miceli per fare fronte alla situazione emergenziale creatasi nelle due Unità per la carenza di personale

Anestesia e Pronto soccorso, «urgenze chirurgiche a rischio»: l’Asp di Vibo esternalizza i turni

«Soluzione temporanea». Così si legge nella delibera firmata e licenziata in questo ultimo fine settimana da parte del commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano, che ha fatto sua la proposta del direttore medico di Presidio unico di Vibo Valentia Michelangelo Miceli di ricorrere quale, appunto, «soluzione temporanea» per superare lo stato di cronica carenza di personale nell’Unità operativa di anestesia e rianimazione e di Pronto soccorso, all’esternalizzazione di un numero di turni necessari a garantire i servizi sanitari nelle due Unità ospedaliere. Nella delibera commissariale, Giuseppe Giuliano spiega che il direttore sanitario Matteo Galletta ha quantificato in 15 turni mensili da 12 ore continuative da effettuarsi in orario feriale, festivo, diurno e notturne le prestazioni nell’immediato per assicurare le necessità assistenziali dell’Azienda sanitaria. Affidata, quindi, «in via d’urgenza», da parte dei vertici dell’Azienda sanitaria di via Dante Alighieri la suddetta attività per un importo massimo di 139.000 euro alla cooperativa Cmp Global Medical Division Cig. [Continua in basso]

Situazione emergenziale nelle due Unità per la carenza di personale

Ma come si è arrivati a questa decisione? Presto detto: nella sua delibera, il commissario dell’amministrazione sanitaria di Palazzo ex Inam ricorda in proposito che il 9 gennaio scorso il direttore medico del Presidio unico di Vibo Valentia Michelangelo Miceli ha comunicato ai vertici dell’Asp vibonese che «la situazione emergenziale creatasi nell’Unità operativa di anestesia e rianimazione e in quella di Pronto soccorso, per la carenza di personale medico, aggravatasi nell’ultimo periodo anche per alcune concomitanti assenze per malattia, dimissioni o limitazioni nelle prestazioni dei turni notturni del personale medico delle predette unità, potrebbe determinare rischi nell’assolvere le urgenze chirurgiche con difficoltà nell’assicurare l’attività del punto nascita, unico nell’intera Azienda.

A tal fine, Miceli ha ricordato ancora che «giorno 10 gennaio è stato poi convocato apposito Collegio di direzione, che, condividendo quanto già affermato dallo stesso direttore del Presidio unico, ha preso atto dello stato emergenziale legato alla cronica carenza di personale medico di Anestesia e Pronto soccorso, «alla quale non si è riusciti a fare fronte, nonostante l’espletamento di procedure di reclutamento a tempo indeterminato, ricorso alle prestazioni aggiuntive, collaborazioni libero professionali e a tutti gli altri istituti consentiti dalla normativa vigente». Il Collegio ha, pertanto, approvato la proposta del direttore sanitario di ricorrere all’esternalizzazione del servizio e demandando la quantificazione dei turni necessari alla direzione sanitaria dell’Asp di Vibo Valentia. Acquisito, quindi, il parere favorevole espresso dal direttore amministrativo Elisabetta Tripodi e del direttore sanitario dell’Asp Matteo Galletta, il commissario Giuliano ha – come anticipato – formalizzato con propria delibera commissariale la proposta  di esternalizzazione di un numero di turni necessari a garantire i servizi sanitari nelle due Unità di anestesia e pronto soccorso.

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