A Vibo manca l’educatore sul bus, bimbo con autismo lasciato a scuola
Il piccolo è rimasto con il fratello in attesa dell’arrivo del papà che sui social si sfoga: «Il servizio è stato sospeso il 9 gennaio»
Una città poco attenta ai bisogni dei ragazzi con disabilità e alle esigenze delle famiglie. È il quadro che emerge dalla vicenda raccontata da Enrico Mignolo, presidente provinciale dell’associazione “Io Autentico” e papà di un bimbo affetto dal disturbo dello spettro autistico: «La scuola dei miei figli- spiega in uno sfogo social- dista 7 chilometri di città da casa nostra. Sono dovuto andare lì a recuperarli, intorno alle 13.55, lasciati a terra dal bus scolastico del Comune di Vibo, città “Valentissima” perché non c’era alcun educatore per Giovanni e lui stava piangendo». A tali figure professionali – si specifica – si destina semplicemente un servizio di “controllo” sul mezzo scolastico. [Continua in basso]
Mignolo, in passato, è stato protagonista di diverse battaglie in materia di “disabilità”. Infatti, con una sentenza storica, nel gennaio 2022 il Tar condannò il Comune di Vibo Valentia, inadempiente da 2 anni sui Progetti di vita (interventi di supporto e cura). Tornando alla vicenda odierna, il servizio degli educatori per persone con disabilità – riferisce – è stato sospeso il 9 gennaio: «Non c’era neanche l’assistente all’autonomia e comunicazione che siamo stati costretti ad assumere noi perché – spiega il genitore – il Comune ha sospeso il servizio. Tutto è rimasto in gestione a suo fratello, 11 anni». I due studenti hanno atteso l’arrivo del papà insieme al personale scolastico. Tanta l’amarezza del genitore: «Inutile girarci intorno – conclude- il servizio non c’è. Ci regoleremo di conseguenza».
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