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Accessibilità urbana e barriere architettoniche: il Comune di Vibo procede con i Piani

L’amministrazione del capoluogo formalizza le procedure per l'affidamento dell'incarico professionale per la stesura del Pau e del Peba, il cui via libera era già arrivato dal consiglio comunale nell’estate del 2020

Accessibilità urbana e barriere architettoniche: il Comune di Vibo procede con  i Piani
Il Comune di Vibo Valentia

Il Comune di Vibo Valentia ha formalizzato le procedure per l’affidamento dell’incarico professionale per la redazione del Piano di accessibilità urbana (Pau), rivolto al superamento delle barriere in edifici pubblici, privati ad uso pubblico, e del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) riguardante l’accessibilità a tutti gli spazi urbani: strade, piazze, parchi, giardini, arredo urbano, parcheggi, trasporto pubblico e altro ancora, da effettuarsi sul Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa). Il via libera dell’amministrazione comunale del capoluogo è arrivato con determina dirigenziale a firma della dirigente del settore Urbanistica dell’ente Adriana Teti, la quale nel documento non ha mancato di ricordare che «il Piano strutturale comunale del Comune di Vibo Valentia è stato approvato con delibera del consiglio comunale il 27 luglio del 2020.
Lo strumento urbanistico sopra citato prevede tuttavia la dotazione del Peba (Piano eliminazione barriere architettoniche) e del Pau (Piano accessibilità urbana), ma Palazzo Luigi Razza, al momento, è «sprovvisto dei suddetti Piani». Da qui la necessità – tenendo conto anche che il via libera alla stesura dei due nuovi strumenti urbani era arrivato con apposita delibera di consiglio comunale dell’8 luglio del 2020 – di procedere nel più breve tempo possibile all’approvazione dei suddetti Piani. [Continua in basso]

I due Piani mai redatti dal Comune capoluogo

Veduta di Vibo Valentia

Dobbiamo dire che chiunque si ritroverà a redigere i due Piani dovrà partire letteralmente da zero, non avrà documenti già disponibili. A Palazzo Luigi Razza, infatti, tali Piani non hanno mai visto la luce. Nonostante i Peba si sarebbero dovuti fare sin dal lontano 1987 e i Pau dal 1992, nessuna attività di progettazione e di pianificazione degli interventi finalizzati al raggiungimento dell’accessibilità degli edifici e dei luoghi urbani è stata mai fatta. E, naturalmente, adesso si dovrà tenere conto di tanti fattori, perché la città capoluogo si è ingrandita e con essa sono aumentate anche le barriere architettoniche da individuare ed eliminare. Dobbiamo, inoltre, fare presente che qualche tempo addietro lo stesso assessore comunale all’Urbanista Pasquale Scalamogna ha evidenziato che «i due Piani non sono mai stati eseguiti,  ma, al contrario, si è pensato negli anni di realizzare solo singoli interventi mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche, anche in modo sbagliato, non avendo la sensibilità adeguata, un vero interesse riguardo le esigenze, in senso diffuso, degli utilizzatori degli spazi pubblici». Ricordiamo, infine, che l’argomento è stato anche al centro dell’ultimo consiglio comunale. Una interrogazione è stata, infatti, presentata da quindici consiglieri di minoranza, che hanno interrogato l’amministrazione Limardo sull’eliminazione delle barriere architettoniche, la destinazione dei relativi fondi, oltre che sulla redazione del Peba e del Pau. L’interrogazione è stata discussa in aula dal capogruppo di “Vibo Democratica”, Marco Miceli, e firmata da Giuseppe Policaro, Domenico Santoro, Silvio Pisani, Lorenza Scrugli, Stefano Soriano, Laura Pugliese, Loredana Pilegi, Giusy Colloca, Katya Franzè, Elisa Fatelli, Giuseppe Russo, Pietro Comito, Stefano Luciano, Anthony Lo Bianco.

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