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Diniego per spazi di vendita al Vibo Center, il Tar boccia il Comune

Accolto il ricorso di una società che si era vista negare l’apertura di un esercizio temporaneo nella galleria del centro commerciale. Annullato il provvedimento comunale

Diniego per spazi di vendita al Vibo Center, il Tar boccia il Comune

Bocciato dalla prima sezione del Tar l’operato del Comune di Vibo Valentia ed annullato il provvedimento di diniego alla società Ia.Mi srl che aveva chiesto l’apertura di esercizio di vicinato temporaneo nella galleria del centro commerciale Vibo Center, oggetto di scia del 5 maggio scorso.
Il centro commerciale Vibo Center è in capo alla S.G.C. srl la quale dispone di una superficie commerciale autorizzata e non utilizzata di circa 500 metri quadri. In data 11 novembre 2020 la ricorrente S.G.C. ha quindi informato il Comune di Vibo Valentia di voler impiegare in via precaria e a fini commerciali un’area di 191 metri quadri, posta nella galleria del centro commerciale, avente una larghezza di oltre 8 metri e perfettamente accessibile alle vie di fuga d’emergenza.

Intanto, a fronte di s.c.i.a presentate da alcune imprese locatarie di spazi nella galleria per l’allestimento di mercatini del Natale 2021, il Comune ha adottato provvedimenti inibitori allo svolgimento di qualsiasi attività anche a carattere meramente occasionale e temporaneo all’interno delle descritte aree, “senza tuttavia indicare alcun concreto motivo ostativo – evidenzia il Tar in sentenza – a tale utilizzo”. [Continua in basso]

Con istanza inviata il 5 maggio scorso, la Sgc srl ha quindi sollecitato il Comune a rivedere la sua posizione, allegando una risoluzione del 7 luglio 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico, che conferma la possibilità di concedere spazi nei corridoi e gallerie dei centri commerciali per stand temporanei ed occasionali di vendita al dettaglio ed evidenziando l’insussistenza di motivi ostativi sotto il profilo urbanistico, edilizio o della disciplina sul commercio.
Contestualmente, la Itagest s.r.l., già conduttrice del Vibo Center e poi incorporata in S.G.C., ha stipulato con la società Ia.Mi un contratto di concessione temporanea di spazio all’interno della galleria per la promozione, l’esposizione e la vendita di abbigliamento, tessile e tappeti per un periodo di venti giorni, cui ha fatto seguito la presentazione da parte di Ia.Mi di segnalazione certificata per l’apertura di esercizio di vicinato.
Con Pec del 13 maggio il Comune di Vibo ha però riscontrato con esito negativo la pratica.

La decisione del Tar

I giudici amministrativi hanno quindi dichiarato inammissibile il ricorso della Sgc srl in quanto soggetto privo di legittimazione processuale poiché il diniego del Comune interessa la posizione giuridica soggettiva di cui è titolare la sola Ia.Mi. La Sgc srl è invece portatrice di un interesse mediato di carattere economico all’attivazione della vendita, la cui tutela può pertanto avvenire per il tramite di un intervento ad adiuvandum ma non con la proposizione di una domanda di annullamento.

Nel merito, però, il ricorso della Ia.Mi è fondato e il provvedimento inibitorio all’apertura di un esercizio temporaneo di vendita nella galleria del Vibo Center è stato annullato. Per i giudici amministrativi emerge in maniera chiara che con la nota del 13 maggio scorso il Comune di Vibo, dopo avere specificato di conoscere la risoluzione del Ministero, ha opposto alla società Ia.Mi il diniego alla Scia in quanto “…nei corridoi, spazi,…dei Centri Commerciali, nello specifico, Vibo Center, si può effettuare la sola promozione ed esposizione, mentre non è consentita la vendita”.

Il riportato assunto per il Tar “è generico ed indeterminato, poiché il Comune non indica in alcun modo le ragioni per le quali negli spazi della galleria del Vibo Center non è consentita la vendita”.
La domanda di annullamento degli atti del Comune (difeso dall’avvocato Maristella Paolì) è stata, pertanto, ritenuta fondata. La Sgc e la IaMi erano assistite dagli avvocati Antonio Lirosi e Cinzia Guglielmello.

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