Ammissione strutture socio-sanitarie: in 15 Comuni vibonesi si può fare domanda
Il bando è destinato a minori, adulti e disabili ai quali viene garantito «un adeguato percorso di accoglienza e assistenza»
Avviso pubblico dell’Ambito Territoriale numero 1 di Vibo Valentia per la presa in carico e l’ammissione all’integrazione-retta rivolta all’utenza che intende usufruire dei servizi offerti dalle strutture socio-assistenziali residenziali e semiresidenziali di Ambito. Il bando è destinato a minori, adulti e disabili ai quali viene garantito «un adeguato percorso di accoglienza e assistenza qualora – si legge nell’Avviso – sia attestata la necessità di un’assistenza temporanea o continuativa, ovvero di interventi di sostegno, che non possono essere garantiti se non mediante l’inserimento presso una struttura idonea. L’Avviso è aperto (non ha scadenza) e l’ammissione a beneficio – integrazione retta- è legata alla disponibilità di risorse di Ambito a seguito di trasferimento annuale dalla Regione Calabria. L’ammissione al beneficio decade ogni anno alla data del 31 dicembre, senza necessità di comunicazione formale da parte dell’ente. L’impegno di spesa per la singola prestazione ha scadenza con l’anno solare e non è da intendersi tacitamente rinnovata di anno in anno, ma è necessario provvedere di volta in volta alla predisposizione dell’istanza di presa in carico e ammissione a retta». [Continua in basso]
Bando per i soli residenti nei comuni facenti parte dell’Ambito
Va ricordato, inoltre, che la procedura di presa in carico dal servizio sociale professionale di Ambito, è aperta per i soli utenti residenti nei comuni facenti parte dell’Ambito Territoriale di Vibo Valentia che necessitano di accesso ai servizi socio-assistenziali di tipo residenziale o semiresidenziale.
Ecco di quali comuni si tratta: Filadelfia, Filogaso, Francavilla Angitola, Francica, Ionadi, Maierato, Mileto, Monterosso Calabro, Pizzo, Polia San Costantino Calabro, San Gregorio D’Ippona, Sant’Onofrio, Stefanaconi e, appunto Vibo Valentia, il quale è ente capofila del Distretto sanitario. L’istanza di presa in carico è reperibile presso i Comuni dell’Ambito e scaricabile dai rispettivi siti web e la stessa deve essere redatta obbligatoriamente sull’apposito modulo da presentare al Comune di residenza. «Le persone che accedono alle prestazioni sociali in regime residenziale e semiresidenziale – è scritto ancora nell’Avviso pubblico – partecipano, in rapporto alle proprie condizioni economiche, così come definite dalle norme in materia di indicatore della Situazione economica equivalente -Isee, alla copertura del costo delle prestazioni, nel rispetto dei principi di equità, omogeneità e progressività in ragione della capacità economica degli utenti. In caso di carenza di fondi disponibili la priorità di accesso all’integrazione retta è destinata ai soggetti aventi Isee minore».
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