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A Comerconi torna il presepe vivente: tutto pronto per la 24esima edizione

È uno dei più longevi della provincia e non solo. Dopo due anni di stop a causa del Covid si riparte, il parroco: «Felici di riprendere la tradizione». Un’occasione anche per riscoprire antichi mestieri e i sapori della tradizione paesana. Appuntamento il 26 dicembre e il 6 gennaio

A Comerconi torna il presepe vivente: tutto pronto per la 24esima edizione
Immagini dalle precedenti edizioni del presepe vivente di Comerconi

Torna dopo due anni di stop e l’attesa è tanta. A Comerconi fervono i preparativi per il presepe vivente, giunto quest’anno alla 24esima edizione. Uno dei più longevi e dei più amati, che a partire dal 1997 per 23 anni consecutivi, senza mai una pausa o un’interruzione, ha portato migliaia di persone nella piccola frazione di Nicotera. Poi, il fermo imposto dalla pandemia e ora il ritorno con ancora più entusiasmo. E così, nelle consuete date del 26 dicembre e 6 gennaio, Comerconi si trasformerà di nuovo in Betlemme.
«Credo di parlare a nome di tutta la comunità dicendo che siamo felici di riprendere questa tradizione», afferma il parroco don Saverio Callisti, che insieme ad un apposito comitato è a capo dell’organizzazione dell’iniziativa. «Il presepe vivente ci è molto mancato in questi due anni, anche come momento di aggregazione in cui tutto il paese si ritrova e lavora assieme per la buona riuscita della manifestazione». [Continua in basso]

Il presepe vivente come di consueto viene allestito nella parte vecchia del paese, che con le sue strette viuzze illuminate da fiaccole o fuochi accesi e le case antiche, alcune in pietra, altre con i tetti in legno e le travi a vista, permette di fare un vero e proprio tuffo nel passato. Una zona ormai perlopiù disabitata ma che in questi giorni rivive con un via vai di persone che si danno da fare per preparare quello che sarà il percorso del presepe vivente. «Dopo due anni di stop il lavoro di pulizia e allestimento è stato un po’ più complicato – spiega don Saverio -, ma grazie alla buona volontà dei comerconesi e in particolare dei ragazzi dell’oratorio che ci hanno dato una grossa mano, manca pochissimo e siamo pronti». L’inaugurazione si terrà il 26 dicembre alle ore 17:30, alla presenza del sindaco di Nicotera Giuseppe Marasco. Sarà aperto fino alle 20, poi si replica giorno dell’Epifania – con gli stessi orari.

Tante le scene proposte ai visitatori nel suggestivo borgo. E il presepe vivente diventa così un’occasione, oltre che per assistere alla rappresentazione della Natività, anche per riscoprire vecchi mestieri – dal falegname all’arrotino, dal cestinaio alla lavandaia e tanto altro – e i sapori della tradizione paesana – i fagioli cucinati sul fuoco nella “pignata”, la ricotta calda appena fatta, il pane cotto nel forno a legna, il famoso vino di Comerconi, le zeppole. A coronare il tutto, la grotta con la Sacra famiglia e il bue con l’asinello: anche quest’anno il Bambinello, come da tradizione, sarà impersonato dall’ultimo nato del paese. «Aspettiamo anche quest’anno tante persone – conclude il parroco -, sarà un’occasione per stare insieme e gioire della nascita di Gesù bambino, con la speranza che ci porti il dono più grande e più bello che tutti vorremmo in questo momento, cioè la pace».

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