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Illuminazione a Vibo e interdittive, il Tar accoglie l’istanza cautelare della Ligeam

“Palazzo Luigi Razza” a seguito della misura prefettizia ha proceduto alla risoluzione del contratto da ben 26 milioni e mezzo di euro.

Illuminazione a Vibo e interdittive, il Tar accoglie l’istanza cautelare della Ligeam

E’ stata accolta la domanda cautelare proposta dalla società Ligeam srl di Michele Lico contro il Comune di Vibo Valentia. In particolare, la prima sezione del Tar di Catanzaro con apposita ordinanza ha fissato l’udienza di merito del ricorso al Tar da parte della Ligeam contro il Comune è stata fissata per il 7 giugno 2023.
La domanda cautelare è stata accolta dal Tar poiché “nel bilanciamento tra i contrapposti interessi della ricorrente e del resistente Comune risulta preminente quello pubblico alla prosecuzione del servizio di illuminazione con il nuovo operatore; – il pregiudizio rappresentato dalla ricorrente è comunque suscettibile di favorevole apprezzamento in relazione all’esigenza della formazione in contraddittorio dello stato di consistenza del materiale e degli impianti di illuminazione”. [Continua in basso]

Viene quindi consentita la prosecuzione del servizio da parte del nuovo gestore scelto dal Comune (aderendo alla convenzione Consip), cioè la City Green Light s.r.l., non costituita in giudizio.
Ricordiamo che il Comune di Vibo aveva deciso di applicare alla ditta Ligeam Srl – incaricata nel 2006, nel 2009 e nel 2019 di realizzare interventi di efficienza energetica e di gestire il servizio di illuminazione pubblica in città – una penale da 2,6 milioni di euro.

La decisione del Comune di Vibo di arrivare alla risoluzione dei contratti con la Ligeam srl nasce da un’interdittiva. La società dell’imprenditore Michele Lico il 27 febbraio 2020 ha infatti ricevuto dalla Prefettura di Roma la misura dell’interdittiva antimafia, percui il Comune ha proceduto con apposita determina dirigenziale sia alla risoluzione del contratto d’appalto e sia ad applicare una penale a titolo di liquidazione del danno come da apposita clausola del contratto. Posto che l’appalto in questione ammontava a ben 26 milioni e mezzo di euro, applicando una penale del 10% “Palazzo Luigi Razza” si è arrivati alla cifra di due milioni e 600mila euro chiesti alla Ligeam.

+++AGGIORNAMENTO
In merito a quanto sopra, dall’avvocato Gennaro Terracciano riceviamo e pubblichiamo: “Illuminazione pubblica a Vibo Valentia, l’avvocato del Comune: “Il Tar non ha sospeso alcun provvedimento”. In merito ad alcuni articoli di stampa sull’esito dell’istanza dinanzi al Tar della Calabria, riguardante la vicenda Comune-Ligeam, l’avvocato Gennaro Terracciano precisa quanto segue: “In relazione a recenti articoli giornalistici riguardanti un presunto accoglimento da parte del Tar di
istanza cautelare proposta da Ligeam,
pare opportuno precisare che l’ordinanza del Tribunale regionale amministrativo ha solo statuito l’obbligo di redigere lo stato di consistenza in contraddittorio e non ha affatto sospeso i provvedimenti del Comune riguardanti la risoluzione
contrattuale, la segnalazione al casellario delle imprese, l’escussione delle polizze, l’applicazione della penale
, avendo peraltro lo stesso giudice precisato che viene consentita anche la prosecuzione del servizio da parte del nuovo gestore scelto dal Comune. Ovviamente il Comune si
appresta doverosamente a eseguire l’ordinanza nei limiti di quanto disposto”.

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