Vibo, stagione invernale ricca di eventi al Museo archeologico “Vito Capialbi”
La rassegna “Un Museo contro l’inverno dello spirito” si protrarrà fino al 30 marzo. Si parte il 16 dicembre con l’incontro "Donne di Magna Grecia, donne di Calabria”
Sarà una stagione ricca di eventi, quella programmata dal Museo archeologico nazionale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, diretto da Maurizio Cannatà. La realtà afferente alla Direzione regionale Musei Calabria proporrà, nell’occasione, un nutrito calendario di manifestazioni culturali inserite nella rassegna “Un Museo contro l’inverno dello spirito“. Intento dichiarato è far sì che il museo incastonato nell’antico maniero cittadino sia al servizio della comunità e del suo sviluppo, ponendosi come uno spazio pubblico vitale, inclusivo, dove si tutela e conserva l’eredità culturale e si educa al suo uso sostenibile. Le “danze” saranno aperte venerdì 16 dicembre, alle ore 17, con l’incontro sul tema “Donne di Magna Grecia, donne di Calabria (Donne custodi, donne combattenti)”, in cui il sostituto procuratore generale di Catanzaro, Marisa Manzini, dialogherà con il professore Luigi La Rosa. All’evento, promosso in sinergia con l’associazione “Libera”, interverranno anche il sindaco Maria Limardo, l’assessore alla Cultura Antonella Tripodi e il direttore Cannatà. Altri appuntamenti sono in programma il 22 dicembre, alle 16, con le “Riflessioni sulle origini del Natale” ad opera del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, e il 29 dicembre, alle 17, in questo caso con l’incontro sul tema “Rivedere la necropoli arcaica di Hipponion: da un contesto ausonio-locrese e orizzonti tirrenici”, a cura dell’Accademico dei Lincei Ermanno Arslan e del direttore Cannatà.
“Un Museo contro l’inverno dello spirito” proporrà un corposo calendario di eventi anche nel 2023. Per la precisione, saranno altri 15 gli incontri previsti fino al 30 marzo. Si inizierà il 12 gennaio con la relazione della professoressa dell’Università Cattolica “Péter Pàzmàny” di Budapest, Agnes Bencze, sul tema “Volti di una dea mediterranea: la Persefone eleusina, la Persefone dei locresi, la Persefone orfica”. Altri appuntamenti sono fissati: il 19 gennaio (Commerci e relazioni culturali nel Tirreno meridionale di età ellenistica. Il ruolo di Hipponion-Vibo Valentia e del suo porto); il 26 gennaio (Pitagora di Samo e le monete incuse della Magna Grecia); il 2 febbraio (Cicerone a Valentia); il 9 febbraio (Vibo Valentia, un castello per Museo. Storia e trasformazioni); il 16 febbraio (Vito Capialbi e Vibo Valentia nell’Ottocento); il 23 febbraio (Da Locri a Hipponion. Storie di coloni attraverso la cultura materiale); il 28 febbraio (Patrimonio culturale, memoria, legalità (per un nuovo ‘senso dei luoghi’)); il 2 marzo (Vito Capialbi. Un numismatico del suo tempo); 9 marzo (5000 anni fa sul Monte Poro. La necropoli di Caria e l’età del rame nel territorio di Vibo Valentia); il 12 marzo (Convegno: ‘Il cippo milare romano di S. Onofrio’); il 16 marzo (Colori sui volti. Policromie, pigmenti, marmi. A proposito della testa ‘Rondinelli’); il 21 marzo (La museruola di Kroton); 23 marzo (Il Sinus Scylletinus fra tarda romanità e medioevo. Continuità e trasformazione); il 30 marzo (Vincenzo Nusdeo e l’istituzione del Museo Archeologico Statale di Vibo Valentia).
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