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Anestesisti del Mater Domini utilizzati a Vibo, integrato il Protocollo: ecco cosa cambia

La sottoscrizione del documento tra l’Azienda sanitaria provinciale e quella di Catanzaro a fine marzo scorso, in virtù del persistere «di una grave carenza di personale medico presso l’Unità operativa di anestesia e rianimazione dello Jazzolino»

Anestesisti del Mater Domini utilizzati a Vibo, integrato il Protocollo: ecco cosa cambia
L'ospedale "Jazzolino"

Integrato il Protocollo d’intesa, sottoscritto lo scorso marzo e, peraltro, già prorogato, tra l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia e l’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro per lo svolgimento – da parte degli specialisti del capoluogo di regione –  di prestazioni aggiuntive delle attività assistenziali di anestesia e rianimazione da svolgersi presso l’Unità operativa dell’ospedale civile “Jazzolino” del capoluogo. L’integrazione al testo è arrivata con l’approvazione, mercoledì scorso, di una delibera licenziata dal commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Giuliano. Stabilito, dunque, che le prestazioni in parola saranno liquidate ai sensi degli articoli 3 e 4 del suddetto Protocollo, viene poi precisato che «i dirigenti medici anestesisti dell’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro possono, su base volontaria, partecipare alle prestazioni aggiuntive di anestesia e rianimazione e alle urgenze chirurgiche interne ed esterne» e «non hanno l’obbligo contrattuale di partecipare nei servizi di anestesia e rianimazione e alle urgenze chirurgiche interne ed esterne con le prestazioni aggiuntive». Quindi i suddetti medici specialisti che sono disponibili a effettuare le prestazioni aggiuntive – si legge sempre nella delibera commissariale approvata – «devono comunicare al direttore del dipartimento emergenze urgenze preventivamente ogni 25 del mese i giorni dei turni in cui sono disponibili ad effettuare il servizio».

Ricordiamo che la sottoscrizione del suddetto Protocollo d’intesa tra l’Azienda sanitaria provinciale e quella di Catanzaro è stata fatta a fine marzo scorso, in virtù del persistere «di una grave carenza di personale medico presso l’Unità operativa di anestesia e rianimazione del presidio ospedaliero di Vibo Valentia», e che proprio al fine «di garantire i livelli di assistenza previsti dalle vigenti disposizioni», è stata richiesta  all’Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini di Catanzaro la stipula di un Protocollo d’intesa per «l’utilizzo di personale del profilo professionale di dirigente medico di anestesia e rianimazione per prestazioni aggiuntive». A inizio maggio il Protocollo d’intesa è stato poi prorogato per lo svolgimento «in regime di prestazioni aggiuntive delle attività assistenziali di anestesia e rianimazione». 

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