Comune di Acquaro e possibili ingerenze mafiose: il prefetto nomina la Commissione di accesso
Il nome del sindaco, Giuseppe Barilaro, circolava in queste settimane quale possibile candidato alla presidenza della Provincia di Vibo
Il prefetto di Vibo Valentia, Roberta Lulli, ha disposto stamane la nomina di una Commissione di accesso agli atti per accertare eventuali infiltrazioni mafiose al Comune di Acquaro. “Daremo piena collaborazione alla commissione preposta – ha affermato il primo cittadino Giuseppe Barilaro – affinché si concretizzi un’attività ispettiva quanto più possibile chiarificatrice. Nei prossimi giorni chiederò di essere audito da sua eccellenza il prefetto e dalla Commissione per manifestare piena ed assoluta disponibilità e contribuire alle iniziative che si renderanno necessarie”. Il Comune di Acquaro – dove ha da sempre la propria “roccaforte” il clan Maiolo – in precedenza non era mai stato interessato dall’invio di Commissioni di accesso agli atti da parte della Prefettura (come neanche i Comuni di Gerocarne e Dasà), neanche all’indomani della storica operazione antimafia denominata “Luce nei boschi” risalente al 2012 e che ha colpito i clan delle Preserre e le loro ramificazioni anche nel settore dei lavori pubblici.
Il nome di Giuseppe Barilaro circolava in questi giorni quale possibile candidato del centrodestra (Forza Italia in primis) alla presidenza della Provincia di Vibo.
La Commissione di accesso agli atti al Comune di Acquaro è composta dal dott. Roberto Micucci, viceprefetto di Vibo, da Valerio La Pietra che guida il commissariato di polizia di Serra San Bruno e dal tenente Giuseppe Filannino del Comando provinciale della Guardia di Finanza.
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