giovedì,Dicembre 26 2024

Servizio idrico, presentata la nuova governance: la Sorical diventerà pubblica

Una trasformazione radicale del sistema spiegata da un team di esperti e dirigenti della Regione. Si passa dagli attuali cinque Ato ad un solo organo di governo, denominato Aic. Fondamentale il ruolo dei Comuni

Servizio idrico, presentata la nuova governance: la Sorical diventerà pubblica

L’Ordine degli architetti della provincia di Vibo Valentia, presieduto da Fabio Foti, di concerto con il dipartimento Lavori pubblici della Regione Calabria, ha organizzato una giornata di studio incentrata sulla nuova governance del servizio idrico in Calabria.

Una mattinata intensa nel corso della quale sono state descritte le funzioni dell’Aic, nuovo organismo deputato al settore, che sono di programmazione, organizzazione e controllo sulle attività del servizio. Dopo i saluti dell’assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria, Roberto Musmanno, e del presidente del consiglio regionale, Nicola Irto, l’introduzione è stata curata dal dirigente generale dei Lavori pubblici della Regione, Domenico Pallaria.

Intervenuti, tra gli altri, il presidente dell’Associazione nazionale enti d’ambito, Marisa Abbondanzieri, il direttore dei sistemi idrici dell’Autorità nazionale per energia, gas e servizi idrici, Lorenzo Bardelli, tra i massimi esperti in Italia nel campo del servizio idrico.

I lavori sono stati incentrati sull’approvazione, da parte della giunta regionale, del disegno di legge che riguarda la riorganizzazione del servizio idrico integrato e istituisce la nuova Autorità idrica della Calabria cui saranno trasferite tutte le competenze spettanti ai Comuni in materia di gestione delle risorse idriche.

Di fatto, quindi, «viene prevista l’estinzione dei cinque Ato provinciali e viene creato al loro posto un unico ente di governo per il servizio idrico integrato nel territorio calabrese, denominato appunto Autorità idrica della Calabria, rappresentativo della città metropolitana di Reggio Calabria e di tutti i Comuni della regione», ha detto Pallaria.

All’interno di questo profondo ridisegno della governance del servizio idrico calabrese «un ruolo fondamentale lo avranno i sindaci, chiamati all’approvazione obbligatoria di una delibera di giunta comunale di adesione all’Aic, che con la loro presenza all’interno dell’assemblea e delle conferenze territoriali di zona svolgeranno un compito importante».

I Comuni, attraverso l’Autorità idrica regionale, si occuperanno di organizzazione del servizio idrico integrato per i segmenti idrico, fognario e depurativo, individuazione della forma di gestione, determinazione delle tariffe e approvazione del piano degli investimenti e del piano d’Ambito. L’assemblea sarà composta da 40 Sindaci individuati secondo le diverse fasce di popolazione così ripartiti: 15 della provincia di Cosenza, 10 della provincia di Reggio Calabria, 7 della provincia di Catanzaro e 4 ciascuno per le province di Crotone e Vibo Valentia.

«Con la legge in argomento, allo stato incardinata nella IV Commissione del consiglio regionale, la Giunta, inoltre, sarà autorizzata a trasformare la Sorical Spa in una società interamente pubblica e in rappresentanza degli utenti», ha concluso Pallaria.

«Con la legge in argomento, allo stato incardinata nella IV Commissione del consiglio regionale, la Giunta, inoltre, sarà autorizzata a trasformare la Sorical Spa in una società interamente pubblica e in rappresentanza degli utenti», ha concluso Pallaria.

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