Gli “Amici di Pino Masciari”: «Famiglia nell’incertezza, perché tutto questo silenzio?»
Appello per il testimone di giustizia di Serra San Bruno dopo l’avvio del procedimento volto alla revoca del servizio di scorta
«È tutto fermo da quarantacinque giorni, dal 15 ottobre, giorno della notifica dell’atto con il quale si comunicava alla famiglia Masciari l’avvio del procedimento volto alla revoca del servizio di scorta. Ci sono stati numerosi appelli delle amministrazioni locali e di politici, in modo del tutto trasversale. Sono state presentate interrogazioni alla Camera e al Senato, sia a risposta scritta che a risposta orale. Eppure il silenzio da chi dovrebbe pronunciarsi si prolunga. Pino Masciari e la sua famiglia hanno diritto ad avere risposte, ad avere il rispetto che è loro dovuto. Crediamo che questo tempo di inutile attesa non sia più umanamente accettabile! Per quanto tempo ancora la famiglia Masciari deve sostare in un limbo di incertezze, tra la vita e la “non vita”, dopo già venticinque anni di esilio? Perché tutto questo silenzio?». Così in una breve nota gli “Amici di Pino Masciari”, il testimone di giustizia di Serra San Bruno al quale è stato avviato l’iter per la revocata la scorta.
LEGGI ANCHE: Revoca della scorta a Pino Masciari, Ferdinando Laghi scrive al presidente Mattarella
Revoca della scorta a Pino Masciari: la Prefettura dice no all’accesso agli atti
Revoca della scorta a Masciari, dal sindaco Fiorita appello alla Ferro: «Intervenga»