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Pizzo, successo per “Visioni in Lab” alla sua prima uscita ufficiale

Dal sindaco Sergio Pititto a Marisa Manzini e Giovanna Fronte, tanti gli ospiti presenti al debutto pubblico dell'associazione, tra primi cittadini, organismi e istituzioni scolastiche

Pizzo, successo per “Visioni in Lab” alla sua prima uscita ufficiale

Prima uscita pubblica ufficiale per l’associazione “Visioni in Lab” che, il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, nel dar seguito al progetto “Tutti i volti di un No” (iniziato il 5 novembre 2022 con l’evento tenutosi presso l’Istituto Tecnico Nautico di Pizzo), alla presenza dei sindaci di Pizzo, Sergio Pititto, di Vibo Valentia, Maria Limardo (accompagnata dell’assessore alla cultura di Vibo Valentia, Antonella Tripodi) e Capistrano, Marco Martino, ha presentato la mostra “Come eri vestita?” all’interno del Palazzo della Cultura di Pizzo. L’esposizione, per la prima volta nella provincia di Vibo Valentia con il patrocinio della milanese “Libere Sinergie”, ha esposto 17 abiti narranti le storie reali di 17 donne vittime di violenza sessuale, con lo scopo di stigmatizzare quella cultura ancora diffusa che colpevolizza la vittima di violenza per il modo in cui è vestita. Indumenti “di uso quotidiano di ogni donna, a riprova che non esistono abiti che possono provocare uno stupro”, ha sottolineato l’avvocato Gabriella Riga, presidente dell’Associazione, che ha introdotto e coordinato l’evento. [Continua in basso]

Durante l’iniziativa si sono esibiti gli associati Giorgio Schiavone, che ha per l’occasione realizzato e riprodotto un suo brano e Ilaria Amodio, già socia volontaria di un centro antiviolenza di Monza e che, dopo aver interpretato il ruolo di vittima di stupro con un toccante monologo, ha evidenziato che “quella contro la violenza di genere è una causa comune, che ci riguarda e ci accomuna tutti perché è importante che gli uomini per primi prendano posizione per dire una volta per tutte “io non sono questo”, perciò lo denuncio, perciò ne prendo le distanze.” A chiusura dell’evento è stato infine riprodotto il cortometraggio sul “consenso” della vibonese “Cactus film”, di cui sono state protagoniste le ragazze di “Visioni in Lab”, anch’esso intitolato “Tutti i volti di un no”. Il 26 novembre, invece, il progetto dell’associazione è proseguito presso l’Istituto Tecnico Nautico di Pizzo. A fare gli onori di casa è stato il preside Francesco Vinci, affiancato dalla presidente di “Visioni in Lab”, Gabriella Riga e da Alessia Corigliano (membro del direttivo) che ha moderato l’evento.

Numerosi e di spessore gli interventi: dal presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vibo Valentia, avvocato Francesco De Luca, alla presidente del Comitato Pari Opportunità del C.O.A. di Vibo Valentia, l’avvocato Mariella Saverino, soffermatasi sul significato di parità, che non può prescindere dal rispetto ed è “consentire a ciascuno di raggiungere un proprio sogno”. Appassionato e non solo tecnico l’intervento di Marisa Manzini, sostituto procuratore generale della Corte d’Appello di Catanzaro, da sempre attenta alla tutela delle donne e alla violenza di genere, che ha analizzato le novità normative della L. 69/2019, c.d. “Codice Rosso” (che ha introdotto quattro nuove fattispecie di reato in materia di violenza di genere), ed evidenziato, numeri alla mano, come non ci sia legge che possa bastare se il cambiamento non si realizza nella mentalità comune, perché “la violenza di genere è qualcosa di più di un reato. E’ qualcosa che è dentro la nostra testa”.

Uno scatto della mostra

Sulla tutela legale delle vittime di violenza si è soffermata invece l’avvocato Giovanna Fronte, ponendo l’accento sull’assenza di adeguate coperture finanziarie degli interventi legislativi in materia, che rischiano di rendere valide norme e strumenti di tutela, tra cui i centri antiviolenza. Per il Centro antiviolenza “Attivamente coinvolte”, che ha uno sportello di ascolto anche nel Comune di Pizzo, è infine intervenuta la psicologa Lorena Maris, soffermandosi sulle diverse e subdole forme che la violenza può assumere: fisica, sessuale, psicologica, economica e sulle ragioni che spingono una donna a ritrattare la denuncia, divorata dalla “spirale della violenza” che isola chi subisce e denuncia dalla propria rete sociale, amicale e familiare. L’evento si è concluso con la premiazione del migliore tra i reel realizzati sul tema della violenza di genere dagli studenti dell’Istituto. Ad aggiudicarsi il premio (una gift card per acquisti presso la libreria “Streusa”), assegnato dai docenti ed associati di “Visioni in Lab” Carlo Capocasale e Maria Rosaria Tavella, sono stati i giovani Giada De Vita, Daniele Cavallaro, Francesco Pisano e Domenico Prestagiacomo. I componenti di “Visioni in Lab”, in conclusione, hanno dichiarato che: “L’associazione si presenta ufficialmente alla città, con l’ambizione e l’obiettivo di rendere Pizzo il centro che tutti meritiamo, mettendo al servizio della Comunità idee, competenze, impegno e il nostro tempo. Il cammino è appena iniziato”.

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