Neurologo calabrese a capo della prima edizione di elettroneuromiografia digitale
E' sorianese il dirigente medico del San Camillo di Roma, nonchè docente alla Sapienza, Marilena Mangiardi, che ha ideato l'importante evento formativo
Marilena Mangiardi, nata e cresciuta a Soriano Calabro dove si è distinta sin da subito nell’ambito scolastico, è il dirigente medico neurologo dell’ A.O. San Camillo – Forlanini di Roma, specialista in elettrofisiologia e nella cura del trattamento dell’ictus e delle epilessie, che ha ideato la prima edizione del “Corso teorico – pratico di elettroneuromiografia e neurofisiologiche digitali: Good clinical practice”. L’importante evento formativo, durato tre giorni, si è tenuto al Grand Hotel Palatino di Roma in via Cavour ed ha visto il coinvolgimento di 70 medici chirurghi nelle discipline di medicina fisica e riabilitazione, neurologia, neurofisiopatologia, neuropsichiatria infantile, neurochirurgia, ortopedia e traumatologia, anestesia e rianimazione e tecnici di neurofisiopatologia. Alla tre giorni è anche intervenuta Chiara Colosimo, deputato della Repubblica. L’iniziativa nazionale promossa dalla dottoressa Mangiardi, è stata patrocinata dalle principali realtà del settore: Aitn – Associazione Italiana Tecnici di Neurofisiopatologia, Ainp – Associazione Italiana per lo Studio del Sistema Nervoso Periferico, Sinc – Società Italiana di Neurofisiologia Clinica. [Continua in basso]
“Il corso teorico-pratico di elettromiografia digitale, accreditato con 25 crediti Ecm, ha avuto l’obiettivo di approfondire concetti di base neurofisiologica già noti – ha spiegato la neurologa Marilena Mangiardi – e di acquisire tecniche più specialistiche quali l’ecografia di nervo e le applicazioni della tossina botulinica mediante guida elettromiografica ed ecografica e permetterà a tutti i partecipanti di raggiungere una autonomia personale con livello medio, per lo svolgimento, l’interpretazione e la refertazione dell’esame elettromiografico. La seconda edizione del corso è prevista per il prossimo anno – ha aggiunto – è stato un progetto che ha richiesto un intenso lavoro durato quasi un anno, in cui ho creduto fermamente – ha concluso – il successo è merito del grande team di professionisti con il quale lavoro. Spero e mi auguro, che anche la mia Calabria, possa godere di questo lavoro e, più in generale, l’auspicio è che la sanità della mia terra di origine riesca a riscattarsi. E’ una regione alla quale appartengono colleghi di altissimo spessore professionale e umano”.
LEGGI ANCHE: Ictus, a Vibo Valentia il Premio Hipponion: «L’X Factor dei giovani ricercatori» – Video