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Luciano a Russo: «Città nel degrado anche per subcultura dell’amministrazione che non ammette il dissenso»

Il consigliere comunale di Azione replica all’assessore ai lavori pubblici che aveva “bacchettato” due esponenti del suo partito critici su questioni specifiche. Quindi il lungo elenco delle opere incompiute e le spiegazioni sui limiti dell’attuale giunta

Luciano a Russo: «Città nel degrado anche per subcultura dell’amministrazione che non ammette il dissenso»
A sinistra Stefano Luciano, a destra Giovanni Russo
Stefano Luciano

Leggo stupito la replica che l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Russo ha inteso formulare nei riguardi di due autorevoli esponenti del mio partito, Domenico Barbieri ed Ilaria Cosentino. In particolare, con due distinte note, i rappresentanti del coordinamento cittadino di “Azione” hanno evidenziato alcune problematiche concrete ed attuali che interessano la nostra comunità: 1) il guasto alla condotta idrica della scuola Buccarelli; 2) la strada di accesso alla frazione di S. Pietro, da un anno chiusa al transito”.  E’ quanto afferma il consigliere comunale di Vibo Valentia Stefano Luciano (Azione).

“Le suddette problematiche sono state circostanziate da elementi di fatto inconfutabili ed in particolare, per quanto attiene il problema dell’acqua, si è fatto riferimento ad una comunicazione formale del dirigente scolastico del Plesso Buccarelli. quanto invece alla strada di S.Pietro, chiusa ed impraticabile, è stata sufficiente la documentazione fotografica. [Continua in basso]

Giovanni Russo

A fronte di problematiche così evidenti – evidenzia Luciano – l’assessore Russo ha replicato senza smentire nel merito – né del resto avrebbe potuto – ma con invettive personali nei riguardi dei due esponenti politici colpevoli di avere “osato” mettere in discussione il proprio operato. Sul punto rammento all’assessore Russo che questa città è sprofondata nel degrado culturale ed amministrativo proprio a causa di una certa subcultura, da egli stesso interpretata nell’occasione, che non ammette il dissenso, che non conosce i contorni della democrazia, che personalizza la politica e la rende una lotta tra bande e che non ammette i propri limiti e le proprie responsabilità.
E’ chiaro a tutti – sottolinea ancora Luciano – che la città abbia toccato il fondo con questa amministrazione soprattutto per via di un atteggiamento poco produttivo caratterizzato da una esasperazione verso la comunicazione fine a se stessa e mai accompagnata da fatti o risultati concreti. Un’amministrazione sempre rancorosa e incattivita nei riguardi dell’opposizione ed incapace di costruire percorsi di dialogo e condivisione produttivi per risolvere i problemi reali dei cittadini.

E’ chiaro che vi è bisogno di una rinnovata classe politica che sappia condividere una piattaforma di valori troppo spesso trascurati quali la legalità, il rispetto verso ciò che è bene pubblico, la volontà di fare politica per accrescere il bene collettivo e questa piattaforma di valori si può condividere a prescindere dalle posizioni ideologiche e dalle appartenenze di partito ed occorre sin da subito gettare le basi per la costruzione di queste alleanze valoriali e culturali; le uniche capaci di attuare quella rivoluzione che questa amministrazione non è riuscita ad attuare. Chi è fuori da questo schema è certamente negativo per la progettualità futura in quanto il rischio è quello di vedere, ancora una volta, per questa città solo negatività e mortificazioni.

Il mio invito all’assessore Russo – continua ancora Luciano – è quello di alzare il livello della discussione e di abbandonare quei toni personalistici, trionfalistici ed inconsistenti che, non solo lui ma anche il sindaco, ha più volte utilizzato per denigrare i propri avversari. Gli avversari, così come gli interlocutori politici, si rispettano sempre e comunque perché, in quanto rappresentanti del popolo, hanno il dovere di dare il buon esempio.

In definitiva il confronto ed il dialogo devono avvenire sulle questioni concrete che interessano la città e sul punto, l’assessore Russo deve accettare i dati oggettivi: la mancata consegna del teatro, la mancata realizzazione della scala mobile, la mancata realizzazione del sottopasso a Vibo Marina, la mancata messa in sicurezza della scuola di Porto Salvo, con il paradosso dei soldi spesi per avere una scuola inagibile, lo sperpero di denaro pubblico per la strada di Longobardi, più volte franata e chiusa al transito, la mancata risoluzione del torrente S. Anna, la mancata ristrutturazione ed apertura dei mercati generali, la mancata messa in sicurezza del territorio con conseguente sblocco dell’edilizia, la mancata apertura della piscina comunale ed ancora tanto altro riconducibile ai lavori pubblici che si omette di elencare per ragioni di spazio.

In definitiva – conclude Luciano – le questioni poste hanno natura oggettiva e sbaglia l’assessore Russo quando, per coprire le proprie inefficienze, offende la dignità delle persone. La dignità delle persone fa parte di quella piattaforma senza la quale non si può costruire un futuro migliore”.

La comunicazione del dirigente scolastico della Buccarelli che dava conto a studenti e famiglie della mancanza di acqua per i servizi igienici della scuola

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