Innalzamento del contante, l’attacco di Libera Vibo: «Inquietante passo indietro»
Il coordinamento provinciale dell’associazione che lotta contro tutte le mafie mette sotto accusa la decisione del Governo Meloni fare salire il limite per i pagamenti
«L’innalzamento dell’uso del contante a 5.000 euro è un inquietante passo indietro. Occorre invertire rotta: l’incentivazione dei pagamenti tracciabili è uno strumento fondamentale per contrastare l’intreccio perverso tra evasione fiscale, lavoro nero, attività illecite, traffici criminali, utile a contenere l’ampiezza anomala dell’economia sommersa, la cui matrice risiede proprio nel reimpiego estensivo di contanti ricavati da fondi neri, capitali occulti, profitti illeciti». Lo afferma il coordinamento provinciale di Libera Vibo, dopo la decisione del Governo Meloni di fare salire il limite per i pagamenti in contanti salirà dai 2mila attuali a 5mila euro e messo nero su bianco nella bozza del decreto Aiuti quater. [Continua in basso]
«Incoraggiare l’utilizzo dei contanti – è scritto sul sito Libera.it – significa impedire la tracciabilità del denaro sporco e dunque alimentare l’area grigia dell’economia, i mercati illegali, la corruzione: una manna per le organizzazioni criminali, i corrotti e i corruttori. Dalle istituzioni sarebbero auspicabili messaggi chiari e univoci a favore di trasparenza e legalità. Al contrario, innalzare di oltre il doppio la soglia del contante in un paese che già è ai vertici per il suo utilizzo in Europa finirà per scoraggiare ancor di più il ricorso alla moneta elettronica, allontanandoci ulteriormente dai parametri europei. Occorre allora invertire rotta: l’incentivazione dei pagamenti tracciabili è uno strumento fondamentale per contrastare l’intreccio perverso tra evasione fiscale, lavoro nero, attività illecite, traffici criminali, utile a contenere l’ampiezza anomala dell’economia sommersa, la cui matrice risiede proprio nel reimpiego estensivo di contanti ricavati da fondi neri, capitali occulti, profitti illeciti».
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