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Ponte sullo Stretto, Sgarbi: «Spero che il Governo riesca a realizzare il sogno»

Il sottosegretario in visita a Reggio Calabria ha anche parlato dei Bronzi: «La loro importanza imparagonabile ai bronzi di San Casciano Bagni»

Ponte sullo Stretto, Sgarbi: «Spero che il Governo riesca a realizzare il sogno»

«Mi auguro che il Governo riesca a realizzare il sogno del Ponte sullo Stretto. Sono assolutamente sereno e mi sono candidato ad inaugurare il primo pilone che metteranno in opera». Lo ha detto il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, rispondendo a Reggio Calabria ad una domanda sul Ponte sullo Stretto. «La mia posizione è del tutto atarassica, nel senso che se Salvini lo vuole, si farà. Io non ho niente da dire». E ancora: «Non voglio entrare – ha aggiunto Sgarbi – nel campo di un altro ministro, il quale mi ha già minacciato dicendo: ‘Se tu parli del ponte, io parlerò di cultura’. E quindi, non volendo costringere Salvini a contestarmi sui piani che sono di mia competenza, io ritengo che il Ponte sia un’ottima idea, una meravigliosa idea. Nulla da dire». [Continua in basso]

I bronzi di Riace

Il sottosegretario ha poi parlato dei Bronzi: «Il primato dei Bronzi di Riace è nella loro stessa natura estetica, come la Gioconda di Leonardo, ma dipende anche da ciò che si intende farne. La loro persistente presenza a Reggio rende la Calabria una capitale e c’è una scuola di pensiero secondo la quale devono stare in eterno qui, senza mai muoversi». «Sul fatto che i Bronzi devono stare a Reggio – ha aggiunto Sgarbi – io non voglio pronunciarmi. Parlerò con il presidente Occhiuto per valutare come l’importanza dei Bronzi nel mondo possa corrispondere effettivamente alla parola ‘mondo’. Non devo dire niente di più. Già ho avuto polemiche inutili su una semplice ipotesi che poi non è stata portata a compimento. I Bronzi sono a Reggio Calabria esattamente da quarant’anni. Da quando l’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, li fece diventare italiani, e poi mondiali, proprio nel senso che intende Occhiuto. Un atto che penso deve fare riflettere. Che debba essere ripetuto, non voglio dirlo. Ma certamente il presidente Occhiuto ha detto una cosa in merito alla quale si può cominciare a pensare ad un incontro tra la Regione Calabria, intesa come la rappresentante dei calabresi, e lo Stato, che non può essere né minaccioso, né può ostentare la prepotenza del potere centrale rispetto alla volontà popolare». «Occorre che sia proprio il popolo a decidere – ha concluso il sottosegretario alla Cultura – qual è il modo migliore per valorizzare i Bronzi. Ed è di questo che parleremo con il presidente Occhiuto».

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