Serra, da “LiberaMente” nessun passo indietro
Il movimento civico guidato da Barillari difende la Federico e rivela: «Il commissariato di Polizia ha confermato che durante il comizio della Tucci non vi è stato alcun episodio di disturbo»
Nessun “mea culpa” con conseguente ritiro della candidatura di Rosanna Federico, accusata dalla lista “In alto volare” di aver tentato di interrompere un loro comizio mercoledì scorso. La compagine “LiberaMente” rispedisce le accuse al mittente e difende a spada tratta la Federico.
«Contrariamente – affermano dal movimento civico guidato dal candidato a sindaco Alfredo Barillari – a quanto affermato da un documento diffuso alla stampa da “In alto volare – Serra Pulita”, la manifestazione al centro della polemica si è conclusa regolarmente e senza interruzioni e ciò trova conferma nei video pubblicati su facebook».
Per senso di responsabilità e correttezza, comunque, prima di lanciarsi in incaute uscite pubbliche, Barillari e compagni si sono recati presso il locale Commissariato di Polizia onde verificare se, durante la manifestazione, vi fossero state eventuali azioni di disturbo da parte dei suoi sostenitori o di terzi.
«Il dirigente della Polizia di Stato, peraltro presente sul luogo del comizio, ci ha confermato – hanno riferito – che non sono stati registrati durante l’iniziativa episodi di turbativa dell’ordine pubblico o eventuali criticità che abbiano mai richiesto particolari interventi delle Forze dell’ordine presenti o che abbiano ostacolato il regolare svolgimento della manifestazione e la sua naturale conclusione. Ci sentiamo, infine, di esprimere la massima solidarietà verso la nostra candidata a consigliere comunale Rosanna Federico, una seria professionista e madre di famiglia, che è stata fatta oggetto di un attacco vile quanto becero per meri tornaconti politici. La stessa, infatti, mai ha tentato di interrompere la manifestazione politica avversaria, nonostante fosse stata platealmente invitata a salire sul palco dalla candidata di “In alto volare” Caterina Tozzo».