Col Decreto Calabria decadono i commissari di Asp e ospedali: ora tocca a Occhiuto scegliere
Il commissario alla sanità calabrese ha ora carta bianca: potrà decidere se confermare o sostituire i vertici delle aziende
di Luana Costa
Il Decreto Calabria, approvato venerdì dal Consiglio dei ministri, oltre a disporre la proroga di sei mesi delle misure straordinarie contenute nel precedente decreto legge (150/2020) prevede – come si legge in una nota stampa del Governo – anche «la decadenza dei sub-commissari delle Asl e di altri enti, già nominati, ove non espressamente confermati dal commissario». Una annotazione finale che fa il paio con quanto già dichiarato nei giorni scorsi dal presidente della Regione e commissario ad acta, Roberto Occhiuto, il quale proprio a commento dell’imminente proroga aveva ventilato la possibilità «di confermare questi commissari o di sostituirli». [Continua in basso]
Si schiudono così le porte a nuovi avvicendamenti ai vertici delle aziende, dopo quelli già decisi nel maggio scorso ma con scarsi margini di manovra. In quell’occasione, infatti, il presidente della Regione si era dovuto limitare a piccoli innesti o a semplici spostamenti dei commissari da un’azienda all’altra, dettati dall’impossibilità di rimuoverli tout court.