giovedì,Dicembre 26 2024

Vibo, politically correct e libertà d’espressione: dibattito al Festival Leggere&Scrivere

Una delle tematiche di attualità affrontata da Giuseppe Ottavio Cricenti, Enza Bruno Bossio e Stefano Soriano. L’incontro, moderato da Maria Teresa Santaguida

Vibo, politically correct e libertà d’espressione: dibattito al Festival Leggere&Scrivere
Un momento dell'incontro

Politically correct o libertà d’espressione? Questa è una delle tematiche di attualità affrontata, nella terza mattinata del Festival “Leggere & Scrivere”, da Giuseppe Ottavio Cricenti, Enza Bruno Bossio e Stefano Soriano. L’incontro, moderato da Maria Teresa Santaguida, ha richiamato l’attenzione dei tanti studenti vibonesi presenti che, ogni giorno, come tutti i giovani, si ritrovano a dover fare i conti con il linguaggio dell’odio, diffuso ancor di più dall’utilizzo dei social network. Al centro del dibattito l’odio nei confronti di categorie di persone sulle quali viene apposta, il più delle volte, un’etichetta negativa che ferisce e crea o aggrava fragilità e debolezze. Il linguaggio d’odio ha assunto una notevole rilevanza sociale e se da un lato c’è chi rivendica il proprio diritto alla libertà di espressione, dall’altra parte c’è chi guarda al “politicamente corretto” come forma indispensabile per contenere i sentimenti negativi. [Continua in basso]

Ma «la censura ha anche dei limiti – ha spiegato Cricenti – perché potrebbe determinare l’inibizione del giudizio, dell’opinione». È stata Enza Bruno Bossio a sottolineare «il ruolo fondamentale dell’istituzione scolastica nella formazione della persona, in virtù dell’interiorizzazione di una cultura che si basi e che educhi al rispetto dell’altro». Un tema vario e, a tratti, anche complicato dunque, che implica importanti riflessioni che, per Stefano Soriano, «è fatto anche di contraddizioni» dato che, nella società 4.0, «i social media consentono la diffusione immediata dei pensieri».

L’appello dei relatori dell’incontro rivolto ai giovani è stato unanime: «Utilizzate i social consapevoli che, dall’altra parte dello schermo, c’è sempre una persona fatta di emozioni e sentimenti». Nel corso della mattinata altri incontri hanno animato il Festival. Dal progetto di robotica degli studenti dell’Iti-Itg, “Cogito ergo… possum”, in cui la realtà virtuale viene messa al servizio della disabilità, in un confronto con Domenico Consoli, Maria Gramendola, Onorato Passarelli e Anna Mandarano, passando per “Incendio sul mare” di Pier Paolo Giannubilo che ne ha parlato con Giorgia Ballanti. Ed ancora, Mario Filloley ha presentato “Sesso più, sesso meno”, divertendo la platea insieme a Maria Grazia Petracca; mentre Giap Parini e Olimpia Affuso hanno ricordato la grande opera e la figura di Pier Paolo Pasolini. Infine, Rosario Chimirri ha presentato il suo “Caratteri urbanistici ‘islamici’ di Cosenza Vecchia”, studiando le testimonianze storico-urbanistico-architettoniche di matrice islamica in Calabria, insieme a Shara Bria, Silvia Senise, Lionella Morano e Vincenzo Carone.

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