VIDEO | Il secondo “primo anno” di Costa, Lo Schiavo: «Esperienza da bocciare»
Intervista al già candidato sindaco e attuale consigliere d’opposizione sui primi dodici mesi di amministrazione dell’ex magistrato. «La sua una coalizione fatta per vincere ma non per governare. Irrisolti i grandi problemi della città» ha detto
Carenze sul piano amministrativo, difficoltà nella gestione delle grandi emergenze cittadine, rapporti politicamente fragili all’interno della maggioranza. E, ancora, una macchina burocratica che imbriglia pesantemente un indirizzo politico che stenta a spiccare il volo.
Ad un anno dall’avvio dell’esperienza amministrativa della maggioranza del sindaco Elio Costa, è il suo principale antagonista alle urne a tracciare, in questi termini, il bilancio dei “secondi” primi dodici mesi dell’ex magistrato vibonese alla guida di Palazzo Luigi Razza. Antonio Lo Schiavo, già candidato a sindaco per il centrosinistra, fotografa uno stato dell’arte impietoso di una Vibo Valentia che non ha, al momento, risentito della rivoluzione annunciata in campagna elettorale dai sostenitori della “Città che vorrei” e dell’ampia coalizione che ha favorito il ritorno di Costa sullo scranno più alto del Municipio.
«Si sta verificando – ha affermato il consigliere comunale d’opposizione in un’intervista a LaC/Il Vibonese – ciò che avevamo previsto in campagna elettorale. È, infatti, sotto gli occhi di tutti il mancato raggiungimento degli obiettivi che la stessa coalizione si era prefissata. A distanza di un anno, è migliorato il decoro della città?; del verde pubblico?; la qualità dell’acqua?; sono stati fatti passi in avanti? A mio avviso no e ancora oggi ci si trova a dover gestire l’emergenza».
Per Lo Schiavo, alla base ci sono soprattutto complicazioni di natura politica. «Vi è un limite – ha affermato -: questa maggioranza è stata costruita per vincere ma non per governare, ha al suo interno una serie di soggetti e piattaforme politiche eterogenee che creano tensioni nell’azione amministrativa che subisce, di conseguenza, intoppi importanti. La stessa riforma della macchina burocratica che doveva essere un punto di partenza, una bandiera, è, allo stato, fallita. Se non ci saranno, come credo, scelte realmente coraggiose avremo solo altri quattro anni di ordinaria amministrazione per i quali a pagare veramente saranno solo i cittadini».
GUARDA L’INTERVISTA INTEGRALE realizzata da Cristina Iannuzzi per Il Vibonese