Sanità vibonese, Lo Schiavo a Occhiuto: «Quali interventi previsti per sanare le carenze?»
Il consigliere regionale chiede lumi al governatore: «Si assiste a soluzioni tampone che non possono bastare a sanare decenni di mala gestio»
Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo si è rivolto al presidente della giunta regionale, nonché commissario alla sanità, Roberto Occhiuto, con una interrogazione formale in ordine alle carenze di cui soffre la rete ospedaliera e sanitaria del territorio della provincia di Vibo Valentia. In particolare, il politico vibonese ha chiesto al governatore «quali interventi immediati si intendono mettere in atto per ripristinare condizioni lavorative adeguate ai medici dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia; quali azioni urgenti si intendono adottare per un reclutamento straordinario di medici da destinare al pronto soccorso e agli altri reparti dell’ospedale di Vibo Valentia che soffrono particolari condizioni di carenza d’organico; quali interventi sono in programma per rafforzare sul piano infrastrutturale e della dotazione d’organico, le strutture sanitarie di Serra San Bruno, Soriano, Nicotera e Tropea; se ritiene (il presidente Occhiuto) che verranno rispettati i tempi previsti da contratto in relazione alla costruzione del nuovo presidio ospedaliero di Vibo Valentia o se l’opera potrebbe subire ulteriori ritardi». [Continua in basso]
I temi – come anticipato – sono stati affrontanti in una interrogazione a risposta scritta. Lo Schiavo ha voluto ricordare la clamorosa protesta dei medici del pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino con relativa minaccia di dimissioni di massa: «Una protesta figlia dell’esasperazione, che – precisa – è solo l’ultima eclatante rappresentazione dello stato precario in cui versa la sanità a Vibo Valentia e che si ripercuote in maniera diretta sulla garanzia del diritto alla salute dei cittadini. A soffrire particolarmente di tale situazione sono evidentemente i medici in servizio che si trovano in grande difficoltà a causa di condizioni sempre più incerte e precarie, dovute all’esiguità dei numeri del personale e alle conseguenti estenuanti turnazioni. Sulla sanità in Calabria – continua – si continuano a sentire annunci e proclami; si assiste a soluzioni tampone che non possono bastare a sanare decenni di mala gestio del settore. Al contempo, però, la congiuntura storica che vede concentrarsi nelle mani dei vertici regionali ogni potere in materia sanitaria, impone di mettere in atto processi e soluzioni che possano incidere realmente sui problemi e sulle carenze, garantendo migliori condizioni lavorative per gli operatori e salvaguardando il diritto alla salute dei cittadini che da troppo tempo sono costretti a subire ritardi e inefficienze».
Quindi Lo Schiavo annota: «Per quanto riguarda la città e la provincia di Vibo Valentia, l’iter, ormai decennale, della realizzazione del nuovo ospedale non deve distrarre dall’urgente necessità di interventi e misure destinate a garantire il buon funzionamento dell’ospedale cittadino e dei presidi sanitari periferici (quali Serra San Bruno, Tropea, Soriano e Nicotera), punto di riferimento per un bacino di decine di migliaia di cittadini. Al contempo si lavori per assicurare al personale medico le giuste condizioni per esercitare la propria missione. Il presidente Occhiuto, cui mi sono pubblicamente rivolto nell’immediatezza della protesta dei medici del pronto soccorso – conclude -, non sottovaluti tale situazione ma dia le risposte a lungo attese da utenti e operatori».
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