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Terapia intensiva dello Jazzolino di Vibo: ecco quando sarà consegnata. Ma resta il nodo dei medici

La costruzione della struttura consentirà al locale nosocomio spoke un potenziamento per l’assistenza rianimatoria e dei servizi di emergenza-urgenza nell’ambito dell’azione anti Covid-19

Terapia intensiva dello Jazzolino di Vibo: ecco quando sarà consegnata. Ma resta il nodo dei medici
La terapia intensiva modulare in una foto dell'ottobre scorso
L’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia

Dovrebbe essere consegnata entro i primi di dicembre la nuova terapia intensiva modulare (inizialmente chiamata anche ospedale da campo) che dall’inizio dell’estate appena trascorsa è in corso di realizzazione nell’area centrale dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia. È quanto hanno riferito dalla sede dell’Azienda sanitaria provinciale di via Dante Alighieri che segue costantemente gli interventi in atto. La costruzione e la consegna della suddetta terapia intensiva consentirà al locale nosocomio, cosiddetto spoke, un potenziamento della struttura per l’assistenza rianimatoria e dei servizi di emergenza-urgenza nell’ambito dell’azione anti Covid-19, cui la struttura ospedaliera è chiamata a fronteggiare – così come naturalmente altri nosocomi – da oltre due anni. Il progetto esecutivo per l’allestimento del modulo di terapia intensiva – atto, appunto, a fronteggiare l’emergenza sanitaria connessa alla diffusione del Covid – è stato approvato, a suo tempo, dall’Azienda sanitaria provinciale con apposita delibera licenziata dal commissario straordinario Giuseppe Giuliano. Nel testo del documento veniva spiegato che il Decreto legge del 19 maggio 2020, recante “Misure urgenti in  materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse  all’emergenza epidemiologica da Covid-19”, «al fine di rafforzare strutturalmente il Servizio sanitario nazionale in ambito ospedaliero, prevedeva che le Regioni e le Province autonome garantiscano – tramite la definizione di un apposito Piano di riorganizzazione volto a fronteggiare adeguatamente le emergenze pandemiche, come quella da Covid-19 in corso – “l’incremento di attività in regime di ricovero in terapia intensiva e in aree di assistenza ad alta intensità di cure”. [Continua in basso]

Sei nuovi posti letti per una spesa  di oltre un milione e mezzo di euro

Il nuovo modulo di terapia intensiva, una volta ultimato, avrà un totale di 6 posti letto. Costo stimato dell’intera opera 1.665.168,94 euro. I fondi sono stati stanziati dal Ministero della Salute che ha approvato il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Una volta licenziato il progetto, questo è stato depositato dall’Asp vibonese all’interno della piattaforma Ainop (Archivio informatico delle opere pubbliche) del Ministero, trasmesso allo stesso per le determinazioni del caso, nonché al Comune di Vibo Valentia. Ad aggiudicarsi l’appalto dei lavori è stata infine l’impresa Manufacturing Engineering & Development (Med) Srl di Padova. 

Resta il nodo della carenza di personale medico-sanitario

Ma se, da un lato, da Palazzo ex Inam viene assicurato che tra poco più di un mese la nuova terapia intensiva dell’ospedale civile “Jazzolino” del capoluogo dovrebbe essere terminata, dall’altro non si nascondono i forti timori per le difficoltà che, verosimilmente, si incontreranno al momento in cui servirà reperire da parte dell’Azienda sanitaria vibonese nuovo personale medico specializzato al fine di rendere la suddetta struttura pienamente operativa. Sono, peraltro, timori del tutto fondati in quanto . -come è noto – oramai è divenuto decisamente faticoso reclutare nuovi sanitari – in alcune branche mediche addirittura impossibile – poiché non solo mancano i medici specializzati ma alcuni sanitari non intendono proprio venire a lavorare nelle strutture del Vibonese.  E lo sanno bene i vertici della sede di via Dante Alighieri, i quali non riescono a fare fronte (nonostante la pubblicazione di diversi concorsi, che tuttavia a volte vanno anche deserti) alla grave carenza di organico che a queste latitudini è ormai diventato un problema letteralmente gigantesco che sta mettendo in ginocchio l’intero sistema sanitario vibonese. Basti ricordare in merito la recente, dura e disperata protesta dei medici del Pronto soccorso dello “Jazzolino”.

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