“A proposito di Barocco”: a Tropea una passeggiata tra storia e arte
Un viaggio tra le testimonianze barocche custodite nella Perla del Tirreno. L’iniziativa è stata ideata dal Club per l’Unesco
Non solo mare, spiagge bianchissime e tramonti da levare il fiato. Non solo la rupe e le strette vie che caratterizzano il centro storico. Tropea è anche cultura. E vanta anche un’anima barocca, epoca caratterizzata da grandi fasti e un brulicante interesse verso le arti. Ancora oggi, infatti, la Perla del Tirreno conserva meraviglie storiche apprezzate ben oltre i confini regionali. Dai portoni agli antichi palazzi, alle opere di stampo barocco fino ad arrivare agli edifici religiosi come la Chiesa del Gesù, risalente al Seicento, edificata dai padri gesuiti giunti nel centro calabrese a fine 1500. La facciata è in stile barocco in sintonia con l’interno. Preziosissime testimonianze di una corrente estrosa, a tratti bizzarra. Su tali direttive s’imbastisce “A proposito di Barocco”, una passeggiata tra pittura, scultura ed architettura in programma il 30 ottobre 2022 a Tropea. [Continua in basso]
A proposito di Barocco
L’appuntamento è promosso dal Club per l’Unesco cittadino in sinergia con Comune e altri sodalizi. Ad illustrare le meraviglie storiche di Tropea, due guide d’eccezione: gli architetti Mario Panarello ed Emilio Minasi. L’inizio è previsto alle ore 10.00, piazza Cannone. Nel pomeriggio, presso l’ex consento Santa Chiara, alle ore 18.00 previsto il concerto “Dall’Opera alla Serenata mediterranea”, appuntamento con la grande musica diretto dal maestro Riccardo Parravicini. Sul palco: Rosanna Leonti, soprano; Mara Motta, mezzosoprano; Giulio Riccò, baritono e Vera Pulvirenti al pianoforte. “A proposito di Barocco” punta ad accendere i riflettori su un periodo di rilievo per Tropea. In passato sono state realizzate iniziative incentrate sulla fase storica vissuta a pieno dalla cittadina costiera. Tra queste, la mostra al Museo diocesano “Del vero e dell’oro” con l’esposizione di opere di Mattia Preti e Luca Giordano nonché tele di Giuseppe Grimaldi, artista locale, su cui il barocco napoletano ebbe forte influenza.
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