Esposta al Museo di Vibo la pregevole scultura “Ritratto femminile in basanite”
La scoperta della statua nelle vicinanze del porto di Vibo Marina fece scalpore. L’opera era stata concessa nel 2012 con un prestito a lungo termine, al Princeton University Art Museum
Quando venne rinvenuta, nelle vicinanze del porto di Vibo Marina (all’epoca Porto Santa Venere), durante gli scavi per la realizzazione della linea ferroviaria tirrenica avvenuti tra il 1894 e il 1900, la scoperta della statua fece scalpore. Il materiale usato (basanite nera) e la raffinatezza dell’esecuzione testimoniavano l’importanza sociale della donna raffigurata. Si pensò subito a Messalina, moglie dell’imperatore Claudio (41-54 d.C.) anche se, non essendo possibili raffronti iconografici, è praticamente impossibile averne la certezza. La scultura era stata concessa nel 2012, con un prestito a lungo termine, al Princeton University Art Museum fino a quando venne restituita dopo otto anni, nel 2020, al Museo Archeologico Nazionale di Vibo Valentia. L’emergenza sanitaria non aveva consentito un’adeguata valorizzazione dell’importante reperto, realizzato in una pietra lucente e dura, molto preziosa, utilizzata dai Faraoni e, in età romana, quasi esclusivamente dal potere imperiale per i ritratti di Giulio Cesare, di Livia Drusilla moglie dell’imperatore Augusto, di Germanico e di Agrippina. Un’opera straordinaria che torna ad avere il posto che merita, all’interno del Museo Archeologico cittadino, nella sezione romana.
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