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Tumore, la prevenzione viaggia sul Frecciarosa: tappa a Vibo-Pizzo. Ecco quando

Anche quest’anno avviato il progetto di prevenzione del cancro al seno promosso dalla Fondazione IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane e il patrocinio del Ministero della Salute

Tumore, la prevenzione viaggia sul Frecciarosa: tappa a Vibo-Pizzo. Ecco quando

Anche quest’anno, dal 3 al 31 ottobre, appuntamento con Frecciarosa, il progetto di prevenzione del tumore al seno promosso dalla Fondazione IncontraDonna con il Gruppo FS Italiane e il patrocinio del Ministero della Salute che prevede per tutto il mese di ottobre visite, consulenze ed ecografie gratuite a bordo dei treni ad Alta velocità, Intercity e Regionali e nei FrecciaLounge di Roma Termini e Milano Centrale. Martedì 18 ottobre Frecciarosa farà tappa in Calabria, con consulti e visite mediche a bordo treno fra Cosenza e Reggio Calabria con fermate a Castiglione Cosentino, Paola, Amantea, Lamezia Terme Centrale, Vibo Valentia-Pizzo, Rosarno, Gioia Tauro, Palmi, Bagnara, Scilla e Villa San Giovanni.  R 5556 Cosenza – Reggio Calabria (10:08-12:46).  R 5564 Reggio Calabria – Cosenza (13:10-15:50). Consulti anche sulle Frecce fra Roma Termini e Reggio Calabria il 24 e il 25 ottobre: FR 9583 Roma Termini – Reggio Calabria (13:00 – 18:48) il 24 ottobre. FA 8862 Reggio Calabria – Roma Termini (09:00 – 14:25) il 25 ottobre. [Continua in basso]

 A bordo treno verrà inoltre distribuito il Vademecum della salute, scaricabile gratuitamente anche sul sito www.incontradonna.it, sulla piattaforma www.frecciarosa.it e sui siti dei partner dell’iniziativa. Tra gli obiettivi dell’iniziativa quello di incentivare la cultura della prevenzione e favorire la diagnosi precoce del tumore alla mammella che, grazie anche ad una maggiore attenzione agli screening, ha visto diminuire la mortalità di quasi il 7% negli ultimi sei anni. Tutto questo, tra l’altro, a pochi giorni dalle nuove raccomandazioni europee sull’implementazione degli screening oncologici e a fronte dei 55mila nuovi casi l’anno con un 88% di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi. Dati significativi che trovano proprio nella prevenzione e nell’innovazione farmacologica i fattori determinanti.

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