Comune di Vibo: azione legale nei confronti di due cooperative
Il Comune punta a recuperare oltre 160mila euro e diffida i liquidatori delle Cooperative
Oltre 160mila euro da recuperare dopo averne, tuttavia, dovuti pagare circa 220mila ad alcuni soggetti privati. È la vicenda – risalente al 1997 – che ruota attorno a un esproprio di beni immobili realizzati all’interno di due lotti di terreno nel quartiere Moderata Durant. La cooperativa non ha provveduto a saldare l’indennità di esproprio a favore del Comune di Vibo che, pertanto, ha deciso di adire le vie legali per recuperarla, ma non prima di saldare una somma maggiore a vantaggio di una famiglia vibonese per l’esproprio dei terreni contesi. [Continua in basso]
La vicenda
E’ l’agosto del 1997 quando viene stipulata una convenzione tra il Comune di Vibo e la società cooperativa edilizia “La Salute Medica srl” per la concessione del diritto di superficie di alcuni lotti destinati alla realizzazione di 48 alloggi. La cooperativa “La Salute Medica arl” ha poi ceduto alla cooperativa edilizia “Casa D’Oro” il ramo d’azienda comprensivo del cantiere relativo alla costruzione degli alloggi, comprensivo del diritto di superficie sull’area, con successiva voltura della concessione edilizia in favore della cooperativa cessionaria, la quale avrebbe provveduto alla realizzazione degli appartamenti e alla loro successiva assegnazione ai singoli soci.
Nel marzo del 2012, quindi, l’espropriazione definitiva dei beni immobili interessati dall’intervento edilizio della cooperativa “Casa D’Oro”, mentre nel giugno successivo la commissione provinciale espropri ha determinato l’indennità definitiva contro la quale i proprietari dell’area interessata, i signori Capialbi, hanno proposto opposizione dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro che, con la sentenza emessa addirittura otto anni dopo (gennaio 2020), ha quantificato l’indennità in circa 196mila euro (oltre gli interessi legali), nonché l’indennità di occupazione in 23mila euro (oltre gli interessi legali e le spese di lite). In esecuzione di tale sentenza, il Comune di Vibo ha così provveduto a depositare, a integrazione dell’importo già rilasciato presso la Tesoreria provinciale dello Stato (Cassa Depositi e prestiti), i 197mila euro.
A sua volta, poi, il Tribunale ha condannato “Casa D’Oro” e “La Salute Medica” al pagamento in favore del Comune di Vibo Valentia delle somme di 134mila euro circa a titolo di indennità di esproprio, oltre gli interessi legali per gli anni compresi dal 2002 al 2010, nonché 23mila euro a titolo di indennità di occupazione, oltre interessi legali su ciascuna annualità (dal 1997 al 2001, quale corrispettivo della concessione del diritto di superficie sulle aree espropriate) e ulteriori interessi dalla data della domanda fino al soddisfo. Tuttavia, ad oggi le Cooperative non avrebbero provveduto ad effettuare i pagamenti e pertanto il Comune ha dapprima diffidato i liquidatori delle due cooperative (gli avvocati Maria Francesca Colistra e Domenico Ioppolo e il dott. Emilio Pisani), a provvedere al versamento dell’importo per come stabilito con sentenza del Tribunale, dopo di che ha deciso di intraprendere un’azione legale nei confronti delle stesse per il recupero del credito e per “una piena tutela dei diritti dell’ente”.
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