Antenna a Coccorino: il Tar costretto a nominare un nuovo consulente d’ufficio
La relazione del comandante dei carabinieri forestali, precedentemente incaricato, è stata ritenuta dai giudici amministrativi «non conforme alle prescrizioni indicate dal Tribunale» e mancante dell’esame dei documenti depositati. Il Comune di Joppolo si è opposto alla realizzazione nel terreno del padre dell’ex vicesindaco Sterza
Nuova “puntata” per il ricorso presentato dalla società Wind Tre spa contro il Comune di Joppolo per l’annullamento del provvedimento con il quale lo stesso Comune il 3 dicembre dello scorso anno ha disposto la sospensione dei lavori di realizzazione di un impianto di telefonia mobile 5G sito a Coccorinello in un’area privata (località Ducone) appartenente al padre dell’ex vicesindaco Dino Sterza.
Dopo la verificazione disposta dal Tar l’11 marzo scorso con l’incarico al comandante dei carabinieri del Comando Gruppo Nucleo Forestale di Vibo, ad avviso dei giudici amministrativi la «relazione depositata dal verificatore non risulta conforme alle prescrizioni indicate dal Tribunale, in quanto non emerge da essa che siano stati esaminati i documenti depositati dalle parti in causa e, in particolare – scrive il Tar – le relazioni tecniche con le relative deduzioni». Tale relazione avrebbe dovuto essere consegnata in bozza alle parti, per poi acquisirne eventuali osservazioni, su cui prendere espressamente posizione nella relazione finale; la Wind ha però depositato, dopo la verificazione, articolate e documentate controdeduzioni tecniche alla relazione del verificatore e da qui la decisione del Tar di disporre una consulenza tecnica ad opera dell’ingegnere Giovambattista Puteri di Lamezia Terme. [Continua in basso]
Il consulente tecnico d’ufficio dovrà effettuare un sopralluogo sui luoghi di causa, esaminare gli atti e i documenti del fascicolo processuale, nonché ogni altro atto, la cui acquisizione dovesse rendersi necessaria presso il Comune di Joppolo o altri uffici. Dovrà altresì accertare: se l’impianto di telefonia che la Wind intende realizzare ricade in area interessata da zona a rischio R2 e R3, come indicata nel Piano stralcio di Bacino per l’assetto idrogeologico; se l’impianto è ubicato in area soggetta a vincolo paesaggistico; se sia attualmente esistente un fiume o corso d’acqua, il cui letto corra entro una distanza di 150 metri dall’impianto; se tale fiume è iscritto negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e gli impianti elettrici. Il giuramento del consulente tecnico d’ufficio davanti al giudice avverrà il 26 ottobre prossimo.
Le parti (il Comune di Joppolo è assistito dall’avvocato Giuseppe Renda, la Wind dall’avvocato Giuseppe Sartorio) potranno nominare dei propri consulenti tecnici. La nuova relazione dovrà essere consegnata entro il 30 dicembre prossimo. La discussione di merito del ricorso è stata quindi fissata per l’udienza del 12 aprile 2023.
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