La maggioranza non arretra sulla dieta mediterranea: «Il consiglio straordinario si farà»
Nessuna marcia indietro, nessun ripensamento. «La notizia è destituita di ogni fondamento».
Il ritiro della convocazione del consiglio comunale aperto e straordinario sull’istituzione della Fondazione dieta mediterranea non è dovuto ad un dietrofront da parte della maggioranza, bensì è da attribuirsi «all’impossibilità, da parte di molti consiglieri, di maggioranza ed opposizione, di essere presenti nella data stabilità per l’assise». Ragion per cui, «considerata l’importanza dell’argomento», si è «ritenuto opportuno posticiparne di qualche giorno la trattazione».
La maggioranza scivola sulla dieta mediterranea. Annullato il consiglio straordinario
A chiarire i contorni del tormentato iter del consiglio comunale sul modello nutrizionale per eccellenza, a seguito delle polemiche innescate dalle considerazioni del gruppo dirigente vibonese del Pd,
Consiglio aperto sulla dieta mediterranea, il Pd stronca l’iniziativa della maggioranza
sono i capigruppo di maggioranza Gregorio Polistina (Vibo Valentia Popolare, primo firmatario dell’odg in questione), Claudia Gioia (Vibo unica), Alfedo Lo Bianco (Alleanza per Vibo) e Lorenzo Lombardo (Liberali per Vibo). Lo hanno fatto anche per mettere a tacere eventuali strumentalizzazioni causate, a loro dire, dalle« difficoltà del Pd ad affrontare una discussione che li porrebbe in assoluto disagio» dovendo «trovare parole e argomenti necessari a giustificare questo ulteriore scippo che il governo regionale, con l’avallo dei rappresentanti locali del Pd, sta tentando di compiere ai danni dei cittadini, delle aziende e degli imprenditori del Vibonese».
Il riferimento dei capigruppo è alla proposta di legge regionale sulla dieta mediterranea che, facendo eco a quanto riferito nei giorni scorsi anche dal coordinatore provinciale di Ncd Alfonso Grillo, «sottrae a Vibo Valentia una risorsa attribuitagli da tutto il mondo scientifico».
Grillo (Ncd) caustico sul Pd vibonese: «Sulla dieta mediterranea sia più coerente»