giovedì,Novembre 28 2024

San Gregorio d’Ippona, prende forma il Protocollo d’intesa per minorenni stranieri

Il documento sottoscritto dal Comune, dalla cooperativa Calabria Futura e da alcuni istituti scolastici. Obiettivo la presa in carico di situazioni di difficoltà tramite diversi professionisti

San Gregorio d’Ippona, prende forma il Protocollo d’intesa per minorenni stranieri

Prende forma il Protocollo d’intesa siglato dal Comune di San Gregorio d’Ippona, dall’istituto comprensivo De Amicis di Vibo Valentia con il plesso scolastico di San Gregorio, e dalla cooperativa “Calabria Futura”. Grazie alla costituzione della rete territoriale del progetto “Preventing, mi informo li proteggo”, che opera nel territorio vibonese da più di un anno, è stato attivato nel Comune di San Gregorio un protocollo operativo per la presa in carico socio-educativa di minori stranieri in condizioni di disagio e di vulnerabilità. [Continua in basso]

Un servizio gratuito che si aggiungerà a quelli già esistenti nel Comune di San Gregorio in favore di una parte di cittadini che oramai costituisce una «presenza evidente e perfettamente integrata nella società locale». Anche grazie alla presenza del progetto Sai, gestito dalla stessa Calabria Futura, si moltiplicano le iniziative di integrazione delle diverse culture presenti nel all’interno del Comune. La scuola e le rispettive famiglie avranno il supporto di un’equipe multidisciplinare per la presa in carico di situazioni di disagio e di difficoltà, e questo perché «la presenza nella scuola di diversi minori stranieri pone la necessità di figure professionali multidisciplinari con un taglio multiculturale».

L’equipe, composta da una psicologa (Caterina Barbieri), un’assistente sociale (Domenica Loiacono), un’educatrice professionale (Cetta Petea), un avvocato (Vincenzo Caserta) e un mediatore (Brahima Diabate), sarà al servizio delle famiglie. Il progetto è stato realizzato e fortemente voluto dal sindaco Pasquale Farfaglia anche tramite i servizi sociali territoriali, rappresentati da Massimo Barbieri: «L’anello mancante, quindi, continua a prendere forma rappresentando di fatto quel luogo di iniziative al servizio del territorio e dell’intercultura». Nello spirito della volontà di realizzare una vera integrazione è attivato al centro inoltre un servizio di alfabetizzazione pilota integrato al servizio di utenti stranieri residenti nella comunità che manifestano di fatto uno stato di vulnerabilità linguistico culturale.

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