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Discarica Vibo-Triparni, l’assessore Bruni richiama Solano: «Attività disattesa dalla Provincia»

Il titolare dell’Ambiente del Comune spiega nel dettaglio la vicenda e ricorda al presidente di Palazzo ex Enel l’esistenza di un Protocollo d’intesa che prevede interventi sulle strade provinciali che attraversano il territorio comunale

Discarica Vibo-Triparni, l’assessore Bruni richiama Solano: «Attività disattesa dalla Provincia»
La discarica a cielo aperto lungo la strada per Triparni e, nel riquadro, Vicenzo Bruni
L’assessore Vincenzo Bruni

«Confermo quanto detto a suo tempo in merito alla risoluzione del problema. Anzi, comunico che questa amministrazione comunale è più volte intervenuta a bonificare l’area in questione trovando nel contempo, su suggerimento dell’assessorato all’Ambiente, una definitiva soluzione per eliminare il degrado al quale assistiamo da anni e mai affrontato e risolto dalle precedenti amministrazioni sulle strade provinciali, così come nelle aree industriali di competenza Corap». È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Vibo Valentia Vincenzo Bruni in riferimento al nostro articolo dal titoloVibo-Triparni, quello scempio ambientale non finisce mai: incivili sempre fuori controllo”, pubblicato appena qualche giorno fa, nel quale abbiamo dato conto della discarica a cielo aperto che puntualmente (nonostante, appunto, le bonifiche del Comune) ricompare lungo la strada che unisce il capoluogo alla frazione. L’interessato non mancherà, pertanto, di ricordare che esiste un Protocollo d’intesa con la Provincia che prevede interventi sulle strade provinciali che attraversano il territorio comunale, ma che l’ente di contrada Bitonto disattende. «E non si comprende su quali presupposti». [Continua in basso]

«Bisogna premettere quanto più volte ho ribadito pubblicamente – prosegue l’amministratore -: e cioè cosa prevedono le norme in merito alle strade che attraversano il territorio comunale ma sono di proprietà privata. Il Codice della Strada specifica che l’obbligo di vigilanza e manutenzione, nonché di pulizia delle strade provinciali, consortili e statali anche ad uso pubblico, siano di competenza del proprietario, nella fattispecie della Provincia. Il Testo unico Ambiente, poi, dà facoltà al Comune, in caso di inosservanza da parte del proprietario, di agire con l’avvio di un procedimento amministrativo per l’esecuzione in danno. Quindi, così come fatto con il Corap, e grazie alla sinergia dei due enti che ha portato a soluzioni concrete e definitive di cui diremo fra qualche giorno, anche all’amministrazione provinciale, dopo aver avviato e prima di chiudere un procedimento per l’esecuzione in danno, è stata proposta la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa con scadenza a due anni. Un Protocollo – viene puntualizzato – che sopperisse alle carenze amministrative citate per arrivare ad una soluzione del problema nel rispetto delle norme e soprattutto nell’interesse dei cittadini e del territorio».

Cosa dovrebbe fare la Provincia in base al Protocollo

Il sindaco Solano
Il presidente Salvatore Solano

L’assessore riferisce ancora che il Protocollo è stato da lui «proposto e predisposto in sinergia fra uffici comunali e provinciali e subito condiviso dal sindaco Maria Limardo, dal presidente Salvatore Solano e dal consigliere provinciale delegato Alessandro Lacquaniti, i quali hanno ritenuto questa soluzione il giusto compromesso e la migliore e più funzionale sinergia che i due enti avrebbero potuto mettere in campo al fine di garantire migliori condizioni di decoro e igiene al territorio. Protocollo, poi, approvato con delibera di giunta comunale il 27 maggio scorso e ratificato successivamente dall’amministrazione provinciale con il 17 giugno». Il Protocollo, in particolare, prevede nell’arco dell’anno interventi sulle strade provinciali che attraversano il territorio comunale con «attività frequente e programmata da calendario da parte dell’amministrazione provinciale di decespugliamento delle strade interessate. E, nell’immediatezza dell’intervento, l’amministrazione comunale, con impegni economici e di risorse umane su competenze provinciali, provvederà al recupero del rifiuto raccolto da operatori provinciali e conferimento agli impianti di trattamento, acquisto di tre video trappole da installare in accordo con la Provincia su siti critici, controllo dei terreni privati in ottemperanza delle ordinanze sindacali e provinciali vigenti con diffide ai proprietari. Il Protocollo – spiega Vincenzo Bruni – prevede in compensazione alle spese sostenute dal Comune, non dovute per competenza, l’introito del 50% dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate e l’impegno per cinque giorni al mese della Provincia all’utilizzo, con spese a carico del Comune, su strade comunali dei mezzi meccanici di proprietà della Provincia per il decespugliamento di alcune strade comunali di Vibo città e frazioni per garantirne la manutenzione atteso che le poche risorse economiche del Comune non permettono ad oggi di garantire un appalto dedicato».

Prima l’avvio dell’attività da parte della Provincia, poi il fermo

L’attività è stata avviata dalla Provincia prima della stagione estiva con decespugliamento delle strade provinciali programmate con risultati – ricorda l’assessore – «decisamente migliori rispetto agli anni precedenti e con la raccolta del rifiuto e il successivo conferimento agli impianti di trattamento da parte del gestore del servizio di igiene del Comune, la ditta Ecocar, che ha offerto gratuitamente la prestazione aggiuntiva, con costi di conferimento a carico del Comune. Ad oggi sono state conferite circa 45 tonnellate di rifiuto provenienti da strade provinciali al costo di trattamento di 370 euro per un totale di 16.650 euro. Al contempo, l’amministrazione comunale sarebbe anche pronta all’acquisto, e qui veniamo a quanto promesso da me a suo tempo e come fatto in zona Corap, delle video trappole se non fosse che, a parte l’attività svolta di decespugliamento sulle strade dovuta per competenza della Provincia, ciò che invece riguarda l’attività che doveva essere messa in campo sulle strade comunali, questa risulta disattesa da luglio dagli uffici della Provincia e non si capisce bene su quali presupposti e, questo, nonostante una nostra nota del 12 luglio con la quale chiedevamo gli interventi dovuti e mai prestati e che avrebbero garantito la manutenzione di strade comunali di Vibo e frazioni segnalateci da consiglieri comunali e semplici cittadini».

«Il Comune non può fare da cassa per altri enti». Appello a Solano

In conclusione, Vincenzo Bruni fa presente che non si può pensare che «il Comune faccia da cassa economica e da prestatore di servizi per altri enti e quindi che i cittadini di Vibo paghino servizi in capo per competenza ad enti provinciali o consortili e regionali o se lo fa deve avere a compensazione, questo il senso dei protocolli, servizi per i cittadini che al momento non può garantire. Un buon amministratore ha la responsabilità politica e amministrativa di tutelare, soprattutto in questo periodo storico, le casse comunali e i propri cittadini dando indirizzi e cercando al tempo stesso soluzioni amministrative per risolvere definitivamente le criticità venendo incontro anche alle carenze amministrative dell’amministrazione provinciale piuttosto che del Corap che non hanno ad oggi un contratto diretto con impianti per il trattamento dei rifiuti e per garantire quanto più possibile decoro, igiene e vigilanza al nostro territorio ma, come detto chiaramente, non per competenze dirette né per obblighi di legge ma per senso di responsabilità che deriva dal mandato elettorale. Mi appello, quindi, al buon senso del presidente Solano e del consigliere Lacquaniti che, da amministratori attenti e oculati avendo chiare le esigenze del territorio provinciale ma, soprattutto, le criticità dei Comuni, sapranno porre questo l’auspicio finale dell’assessore del capoluogo i giusti correttivi per riprendere il buon percorso avviato nell’interesse generale».

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