lunedì,Dicembre 2 2024

Volley, la Tonno Callipo ha il suo nuovo capitano: la fascia a Santiago Orduna

Ruolo di punta per l'argentino classe '83: «Cercherò di dare il mio contributo per la crescita del gruppo». Davide Candellaro riconfermato suo vice

Volley, la Tonno Callipo ha il suo nuovo capitano: la fascia a Santiago Orduna
Santiago Orduna

Talento e solidità, carattere e tenacia, generosità e ambizione: ecco le qualità che Santiago Orduna possiede per natura e che nel corso della sua ventennale carriera ha saputo far emergere fuori e dentro il perimetro del campo di gioco. Motivazioni che hanno indirizzato la decisione della società e del tecnico Cezar Douglas ad assegnare la fascia di capitano all’alzatore argentino Santiago Orduna, classe ’83, proveniente dalla Superlega.
Sarà un punto di riferimento importante del roster giallorosso che si prepara a disputare il prossimo torneo di Serie A2 come spiega il presidente giallorosso Pippo Callipo: «Essere il capitano di una squadra significa avere la capacità di vivere in prima persona tutte le problematiche del gruppo riuscendo a trovare le contromisure per smussare gli angoli nelle situazioni più spigolose, intervenire prontamente per ristabilire l’armonia da cui inevitabilmente dipende anche il rendimento della squadra. Siamo convinti che Orduna, per la sua esperienza e la sua professionalità, saprà assumersi gli oneri e le responsabilità che il ruolo comporta oltre a godersi il prestigio di indossare la fascia di capitano». [Continua in basso]

Una notizia che arriva mentre il lavoro di preparazione della Tonno Callipo Volley è entrato nel vivo: è in corso la quarta settimana di attività con l’obiettivo di ottenere la graduale ripresa tecnica oltre che fisica degli atleti.
Il numero 5 dei vibonesi ha subito compreso l’importanza di guidare i compagni di squadra in questa nuova avventura: «Sono molto contento – dice Orduna -. È un ruolo che comporta una grande responsabilità nei confronti della società, dello staff e dei miei compagni. Cercherò di dare il mio contributo in tutto ciò che occorre per la crescita del gruppo. Essendo il meno giovane della squadra mi aspettavo che la scelta sarebbe ricaduta su di me e – confessa il regista – ci tenevo anche in quanto riconosco in questo gruppo il mio stesso modo di lottare con agonismo in campo. Un gruppo che sta lavorando con serietà fin dal primo giorno, che vuole essere esigente e determinato per ottenere i risultati prefissati».

Sull’apporto che potrà dare e sulla politica che adotterà nel corso del suo mandato ha le idee chiare: «Negli ultimi anni in un modo o nell’altro ho sempre rivestito questo ruolo e credo di avere le caratteristiche giuste per fare il capitano. La fiducia dei compagni va guadagnata dimostrando professionalità e responsabilità in ogni allenamento e in ogni partita, dentro e fuori dal campo. La fiducia non si può comprare e neppure obbligare gli altri a seguirti. Questa sarà la sfida più grande per me e anche il fatto di riuscire a tenere unito lo spogliatoio perché la stagione è lunga. Ci saranno ostacoli e difficoltà da superare. Se saremo uniti potremo superare tutto».

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