Il Comune di Serra pronto a utilizzare i beneficiari del Reddito di cittadinanza: ecco cosa faranno
La giunta, presieduta dal sindaco Alfredo Barillari, approva due Progetti utili alla collettività (i cosiddetti Puc). Le proposte progettuali individuate a partire dai bisogni della collettività. I percettori già utilizzati in passato
L’amministrazione comunale di Serra San Bruno è pronta ad utilizzare ancora una volta i beneficiari del Reddito di cittadinanza in quanto la misura prevede per questi ultimi la sottoscrizione di un Patto per il lavoro o di un Patto per l’inclusione sociale. E all’interno di tali Patti è prevista, sempre per i beneficiari del Reddito, la partecipazione a Progetti utili alla collettività (i cosiddetti Puc) in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, cui il beneficiario del Reddito è tenuto ad offrire la propria disponibilità. Da qui la giunta comunale, presieduta dal sindaco Alfredo Barillari, ha deciso ancora di non perdere l’occasione e, dunque, favorire sempre l’inclusione sociale dei beneficiari del Reddito e contestualmente offrire anche un ulteriore servizio alla collettività. L’esecutivo ha, pertanto, predisposto e approvato – tramite apposita delibera – altri due nuovi Progetti utili alla collettività: “Scuola in sicurezza” e “Una città più curata”. Va detto, infatti, che già in passato l’amministrazione ha attivato Progetti utili alla collettività (sei conclusi e uno attualmente in atto) coinvolgendo nel corso del tempo ben 70 percettori. Per chi si è rifiutato di aderire è stata attivata la procedura di revoca da parte del Ministero. [Continua in basso]
Proposte progettuali basate sui bisogni della collettività
Entrambe le proposte progettuali – è scritto nella delibera di giunta – «sono state individuate a partire dai bisogni e dalle esigenze della collettività, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di crescita delle persone coinvolte. Le attività previste dal Puc devono intendersi complementari, a supporto e integrazione rispetto a quelle ordinariamente svolte dagli uffici dell’ente, non devono essere sostitutive rispetto – si legge sempre nella delibera licenziata dall’esecutivo comunale – alle attività affidate esternamente dall’ente e devono assumere carattere temporaneo. Le attività progettuali vanno intese come occasioni di arricchimento a seconda delle finalità e degli obiettivi da perseguire».
Utilizzati quasi venti beneficiari del Reddito: ecco cosa faranno
I progetti in questione partiranno il 3 ottobre prossimo per concludersi il 31 maggio. Complessivamente saranno utilizzati 16 beneficiari del Reddito: 10 in riferimento al progetto “Scuola in sicurezza” e 6 per “Una città più curata”. In merito alla prima proposta progettuale le attività che saranno avviate – spiega la giunta sempre nella sua delibera – «avranno lo scopo di permettere un sicuro accompagnamento degli studenti sugli autobus e un ordinato accesso agli stessi mezzi di trasporto ed agli istituti scolastici, oltre che un agevole deflusso in uscita. Inoltre – è scritto ancora nel testo del documento – si potrà gestire più facilmente la circolazione veicolare nei pressi delle scuole. Contestualmente, il progetto permetterà ai beneficiari del Reddito di comprendere meglio il valore delle azioni a supporto della comunità».
Per quanto riguarda, invece, il secondo progetto le attività che saranno avviate avranno l’obiettivo di «innalzare il livello di vivibilità del paese, stimolando allo stesso tempo il senso civico e – puntualizza l’esecutivo – ispirando il senso di comunità e lo spirito di valorizzazione dei luoghi nei quali si vive. Il beneficiario sarà al centro di questo processo essendo parte attiva del percorso e interprete dei benefici per la collettività. L’attività di miglioramento, di cura e di pulizia dei luoghi consentirà di ottenere un immediato beneficio per la comunità, conseguendo anche l’obiettivo di lungo termine di un migliore approccio alla vita collettiva nel territorio. Il Puc in questione costituisce infine la naturale prosecuzione-integrazione dei Puc “Decoro urbano e cura delle aree verdi” e “Manutenzione e cura della città”».