Tropea: illegittima per il Tar l’ordinanza del sindaco sui lavori alla caserma dei carabinieri
Il Tar accoglie il ricorso della società proprietaria dell’immobile che però da tempo non ne ha più la disponibilità e non riesce a rientrarne in possesso. L’ordinanza contingibile ed urgente del primo cittadino annullata dai giudici amministrativi
Illegittima l’ordinanza del sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, avente ad oggetto la “Messa in sicurezza delle facciate dell’immobile che ospita la Compagnia dei Carabinieri di Tropea”. E’ quanto stabilito con apposita sentenza dalla prima sezione del Tar di Catanzaro che ha accolto il ricorso della Invest-Re s.r.l. contro il Comune di Tropea in persona del sindaco. L’ordinanza del sindaco è stata pertanto annullata dai giudici amministrativi.
La Invest-Re è proprietaria di un immobile sito nel comune di Tropea, località Campo di Sotto, adibito a locale caserma dei carabinieri che, allo stato – ad avviso della ricorrente –, è “occupato sine titulo, in quanto il contratto di locazione stipulato con la precedente proprietà è scaduto il 2.03.1995 e non è stato rinnovato, nonostante le reiterate manifestazioni di volontà della medesima ricorrente, del tutto prive di riscontro, di perfezionare un nuovo accordo locativo. Per questa ragione è stato proposto un giudizio civile innanzi al Tribunale di Catanzaro, al fine di conseguire la restituzione dello stabile ed il risarcimento dei danni cagionati dall’abusiva occupazione, sin dal 2009, e dall’omessa manutenzione ordinaria dell’immobile medesimo”. La Invest-Re ha anche precisato che “nel corso del richiamato giudizio civile la disposta consulenza tecnica d’ufficio ha accertato che la causa del degrado è da imputare alla mancanza di manutenzione ordinaria sulle parti esterne dell’immobile”. [Continua in basso]
Nonostante ciò, il sindaco di Tropea, Giovanni Macrì, il 21 luglio 2021 ha emesso un’ordinanza contingibile e urgente per imporre alla Invest-Re srl il ripristino e la messa in sicurezza dell’immobile allo scopo di garantire la pubblica incolumità, richiamando una nota del comando provinciale dei vigili del fuoco che aveva riscontrato nell’immobile adibito a caserma dei carabinieri dei distacchi di intonaco dalla facciata. Contro l’ordinanza del sindaco, la Invest-Re si è quindi rivolta al Tribunale amministrativo regionale “denunciandone l’illegittimità per violazione dell’art. 7 L. n. 241/1990 e degli artt. 50, 54 D. Lgs. n. 267/2000, nonché per vizio di eccesso di potere”. I giudici amministrativi hanno quindi ricordato in sentenza che, per costante giurisprudenza, in materia di ordinanze contingibili e urgenti ex art. 54, “con riguardo all’individuazione del destinatario dell’ordine di eseguire i lavori indispensabili per eliminare il pericolo, presupposto indispensabile è la disponibilità del bene in capo a tale soggetto, che costituisce condizione logica e materiale indispensabile per l’esecuzione dell’ordine impartito”.
Nel caso di specie,invece, per il Tar è di tutta evidenza che “la disponibilità dell’immobile è in capo all’amministrazione statale e non alla società Invest-Re, essendo lo stabile adibito a caserma dei Carabinieri, mentre la circostanza che gli interventi di ristrutturazione siano qualificati dalla pubblica amministrazione come straordinari è profilo estraneo – sottolineano i giudici amministrativi – alla funzione del provvedimento contingibile e urgente, poiché inerente alla diversa e successiva questione dell’accollo economico dei costi in capo ai soggetti responsabili dell’intervento da eseguire sulla struttura”. In altre parole, il sindaco di Tropea ha emesso un’ordinanza contingibile ed urgente indirizzandola verso il soggetto sbagliato, cioè la Invest-Re anziché il comando Stazione dei carabinieri (o meglio: l’amministrazione statale) che ha la disponibilità dell’immobile. Da qui l’annullamento dell’ordinanza del primo cittadino. Il ricorso, oltre che contro il Comune di Tropea nella persona del sindaco (assistito dall’avvocato Giuseppe Pizzi), era diretto pure contro la Prefettura di Vibo Valentia, il comando Stazione carabinieri di Tropea, comando provinciale dei vigili del fuoco, e il Ministero dell’Interno. La Invest-Re srl era assistita dagli avvocati Saverio Sticchi Damiani e Giuseppe Aiello.
LEGGI ANCHE: Porto di Tropea e atti negati a due consiglieri, Morra: «Grave il silenzio del prefetto di Vibo»
Antimafia: i lavori al Porto di Tropea appaltati dal Comune nel “mirino” di Morra
Comune di Tropea e infiltrazioni mafiose: Morra chiede al prefetto di Vibo l’accesso agli atti
Morra al prefetto di Vibo: “Mandi la Commissione di accesso alla Provincia”
Antimafia: il sindaco di Capistrano replica a Morra ma alcune date non tornano
Morra al Viminale dopo sentenza Imponimento: «Di Vibo e della Calabria interessa qualcosa?»