Crisi idrica in via De Gasperi a Vibo: rubinetti sempre a secco e cittadini esasperati
Si tratta di due palazzine popolari con oltre trenta famiglie residenti rimaste senza un goccio d’acqua da più di quindici giorni. Disagi soprattutto per bambini e per i malati allettati
Non è affatto terminata la grave emergenza idrica che da oltre quindici giorni ha colpito le due palazzine popolari ubicate nella prima Traversa di via Alcide De Gasperi, a Vibo Valentia. Rubinetti tristemente a secco per le oltre trenta famiglie che risiedono nei suddetti edifici. Neanche i due incontri avuti nella giornata di ieri da parte di una delegazione di cittadini in Prefettura e poi al Comune capoluogo hanno sortito l’effetto sperato. Dopo la riunione, dunque, al Palazzo del Governo di corso Vittorio Emanuele III, gli interessati si sono spostati in Municipio e qui hanno avuto un breve colloquio con la dirigente Adriana Teti. Secondo quanto riferito, quest’ultima avrebbe spiegato che il disagio sarebbe causato da un problema al serbatoio comunale di località “Tiro a Segno”, che rifornisce appunto di acqua potabile le due palazzine, e che l’amministrazione si sarebbe attivata al fine di verificare eventuali anomalie. Nient’altro e incontro terminato. [Continua in basso]
«Siamo veramente stanchi, esasperati e preoccupati»
Ma stamattina, ancora una volta, i cittadini residenti hanno dovuto constatare che la crisi idrica non è per nulla finita: dai rubinetti, infatti, neanche un goccio d’acqua. Un miraggio, quindi, potersi lavare comodamente, farsi una semplice doccia, o magari riuscire a cucinare senza fare i salti mortali con le bottiglie di acqua minerale. Tutto diventa difficile e complicato. E lo è da oltre quindici giorni. Facile immaginare che il disappunto lasci spazio all’esasperazione, anche perché nelle palazzine risiedono numerosi bambini e anche malati allettati, con tutte le complicanze del caso. Nell’immediatezza del problema, oltre ad avere avvertito il Comune, gli interessati hanno chiamato i vigili del fuoco, la Protezione civile e anche la stessa Prefettura, nella speranza che potessero inviare delle autocisterne e riempire così il serbatoio condominiale. Ma nulla. «Siamo veramente stanchi, esasperati e, peraltro, molto preoccupati – ha riferito oggi un residente – perché siamo a ridosso di Ferragosto e, se il problema non si risolve tra oggi e domani, saremo quindi destinati a rimanere ancora senza acqua potabile per chissà quanto altro tempo ancora. Mi creda, è una situazione assurda, da fare saltare i nervi: rimanere senza acqua in casa è letteralmente un incubo dal quale vorresti soltanto uscirne rapidamente». I cittadini di via De Gasperi hanno, infine, annunciato che se la situazione dovesse perdurare ritorneranno nuovamente in Prefettura per tentare questa volta di parlare con il prefetto Roberta Lulli ed esporre direttamente a lei la problematica in atto, nella speranza – ha auspicato il nostro interlocutore – che «prenda a cuore il nostro problema e lo risolva nel più breve tempo possibile. Noi ce lo auguriamo».
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