Piano Scuola 4.0, in arrivo in Calabria 72 milioni: ecco quanto andrà al Vibonese
Lo annuncia Giacomo Saccomanno (Lega): «Prevista la trasformazione di classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e la creazione di laboratori per le professioni del futuro»
«72 milioni di euro per la Calabria: questi i fondi assegnati dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del Piano Scuola 4.0. Questo provvedimento è stato fortemente sostenuto dalla Lega e frutto dell’importante impegno del sottosegretario Sasso. Il Piano prevede la trasformazione di classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e la creazione di laboratori per le professioni del futuro, e ciascuna scuola potrà decidere in autonomia come utilizzare le risorse. I dirigenti scolastici, in collaborazione con l’animatore digitale e il team per l’innovazione, potranno costituire un gruppo di progettazione insieme a docenti e studenti per pianificare gli interventi». Lo annuncia Giacomo Saccomanno, coordinatore della Lega in Calabria. [Continua in basso]
«A disposizione di ogni istituto – prosegue – ci saranno strumenti di accompagnamento, come il Gruppo di supporto al Pnrr, costituito al Ministero dell’Istruzione e negli Uffici scolastici regionali, oltre che la Task force scuole, gestita in collaborazione con l’Agenzia per la coesione territoriale. Nello specifico arriveranno risorse sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria per un importo complessivo di 12.481.938,11 di euro per la provincia di Catanzaro, 26.543.651,14 per la provincia di Cosenza, 6.973.301,75 di euro per la provincia di Crotone, 19.761.017,08 per la provincia di Reggio Calabria, 6.630.232.,05 di euro per la provincia di Vibo Valentia. Ancora una volta, mentre gli altri chiacchierano, la Lega lavora per i cittadini e per dare risposte concrete alle richieste che arrivano dai territori di tutta Italia, a partire dalla nostra regione. Un passo in più – conclude Giacomo Saccomanno – per una scuola rinnovata e innovativa, capace di tutelare i ragazzi, le famiglie e i docenti».