Emergenza in via De Gasperi a Vibo, cittadini senz’acqua in casa da giorni: «Aiutateci»
Coinvolte le famiglie residenti nelle due palazzine popolari della I Traversa. Inutili, fino ad oggi, tutti i solleciti al Comune capoluogo e ad altre autorità
Senza un goccio d’acqua che arrivi dai rubinetti delle proprie abitazioni da ben quindici giorni. Un autentico incubo reso ancora più nero e drammatico dalle altissime temperature di questa estate decisamente torrida e senza un attimo di tregua. Quasi impossibile cucinare, difficile lavarsi bene, ripulire a dovere la casa. Tutto, insomma, diventa maledettamente complicato. Un vero e proprio patimento che stravolge la quotidianità e mette a dura prova la pazienza dei cittadini, in questi giorni costretti a fare incetta di acqua potabile nei supermercati o, in alternativa, andare a riempire bidoni alle fontane pubbliche che assicurano che l’acqua sia potabile. È quanto accade, proprio mentre stiamo scrivendo il nostro articolo, a 33 famiglie residenti nelle due palazzine comunali ubicate nella I Traversa di via Alcide De Gasperi, a Vibo Valentia. [Continua in basso]
«Deciso di rivolgerci a tutti. E tutto è stato inutile»
«Inizialmente abbiamo chiamato il Comune – riferisce un signore che da venti anni risiede in uno due edifici interessati dall’emergenza idrica -, perché ritenevamo che il problema si sarebbe potuto risolvere in breve tempo. Ma non è stato affatto così. E ad oggi non abbiamo ancora capito perché dai rubinetti abbia smesso di arrivare l’acqua. Quindi, una volta compreso il fatto che non ne saremmo usciti facilmente, – aggiunge il nostro interlocutore – abbiamo deciso di rivolgerci a tutti. E tutto è stato inutile: Vigili del fuoco, Protezione civile, abbiamo telefonato anche alla Prefettura, nella speranza che ci potessero almeno riempire con delle autocisterne il serbatoio condominiale per poter fare fronte ai fabbisogni quotidiani. Ma nulla. Ci è stato risposto che non sono autorizzati». Sempre lo stesso signore ci fa sapere anche che all’interno delle palazzine ci sono famiglie con bambini e persone che non stanno bene e che sono addirittura allettate: «Immaginate – spiega ancora l’interessato – di dover assistere queste persone malate, che peraltro sono costrette a stare anche a letto tutto il giorno, senza avere a disposizione l’acqua. Un dramma nel dramma che sfinirebbe chiunque. Eppure da quindici giorni questa è la situazione qui da noi. Un disagio infinito». Infine, un appello: «Stamattina sono stato nuovamente in Comune ma, tra ferie e altro, non ho ottenuto alcuna risposta utile. Chiediamo, quindi, all’amministrazione cittadina e all’assessore comunale di riferimento di intervenire immediatamente al fine di ripristinare l’erogazione dell’acqua potabile. Credetemi – confida il signore prima di lasciarci – siamo stanchi. Amareggiati. Chiediamo letteralmente aiuto al Comune».