Processione a mare, il vescovo si appella a cittadini e associazioni: «La Chiesa non può restare sola» -Video
Monsignor Nostro ascolta i fedeli ma esprime la sua vicinanza ai sacerdoti. Uno spiraglio affinché la tradizionale manifestazione religiosa possa svolgersi dopo lo stop di due anni provocato dalla pandemia
Nessuno vuole impedire che si faccia. Ma un impegno così gravoso non può più continuare a gravare sulle spalle di pochi (laddove per “pochi” si intende esclusivamente i sacerdoti e qualche parrocchiano). «Serve il contributo non di pochi, ma di molti, iniziando dalle associazioni cattoliche per poi coinvolgere, via via, il resto della società civile sensibile alle iniziative della Chiesa». È questo, in sintesi, il pensiero espresso dal vescovo della Diocesi di Mileto Nicotera Tropea, Attilio Nostro, che interviene sugli attacchi – «ingiusti», dice con fermezza – di cui è stato oggetto, specie via social, il parroco Saverio Di Bella, dopo l’annullamento della tradizionale processione a mare della Madonna di Pompei, che malgrado l’allentamento delle restrizioni anti-covid per il terzo anno consecutivo potrebbe, dunque, non svolgersi.
La notizia dei festeggiamenti annullati aveva suscitato amarezza e delusione da parte della comunità cristiana di Vibo Marina. Una tradizione che si tramanda da oltre 70 anni: «Ogni anno partecipavo alla processione per le vie del paese della sacra effige», racconta un uomo del posto che ricorda il momento in cui la statua viene imbarcata su un motopeschereccio, con i fuochi d’artificio e le sirene delle navi che salutavano il passaggio della Madonna. «Erano momenti di viva emozione – dice- vissuti con intensità e fede. Anche quest’anno, sebbene le misure anti Covid si siano allentate, abbiamo appreso che la processione non ci sarà».
La delusione di non potere assistere per il terzo anno consecutivo alla tradizionale processione a mare della statua della Madonna di Pompei custodita nel santuario “Stella Maris” a Vibo Marina è tanta. Nelle ultime ore diversi sono stati gli appelli dei fedeli al parroco don Saverio Di Bella e al Vescovo. Preghiere che non sono rimaste inascoltate. Poche ore fa, infatti, Mons. Attilio Nostro ai microfoni di LaC, ha aperto uno spiraglio, spiegando, appunto, come lo stesso parroco don Saverio Di Bella non debba rimanere solo: «Sto sentendo commenti che non rendono giustizia al lavoro meraviglioso che stanno facendo i sacerdoti anche a Vibo Marina. Vorrei pertanto rivolgere un appello soprattutto alle associazioni cattoliche del territorio, affinché mi possano aiutare a restituire a questa città una bellissima realtà quale è quella della processione della Madonna. Desidero però che sia chiaro – ha affermato – che il lavoro deve essere corale e non affidato a una, a due o a tre persone al massimo come tante volte purtroppo succede, ma che sia il prodotto di un amore per questo territorio, per questa parrocchia e per queste tradizioni che non deve essere fatto solo di parole, ma di gesti concreti che traducano l’amore per questa comunità e per la Madonna».
Già nelle prossime ore il presule chiederà il supporto alle autorità competenti, dal sindaco al questore, affinché si possa realizzare la processione in sicurezza. «I tempi sono brevi – ammette – ma faremo il possibile per realizzare il desiderio di questa comunità di rivivere la tradizionale processione che si svolgerà la terza domenica di Agosto».