domenica,Dicembre 1 2024

Magia nera per sottomettere figlia e nipote: arrestato 75enne in Calabria

Rinvenuta in casa del pensionato di Isola Capo Rizzuto una valigetta con amuleti e oggetti tipici per celebrazioni di rituali esoterici

Magia nera per sottomettere figlia e nipote: arrestato 75enne in Calabria

I carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto hanno arrestato un 75enne pensionato per maltrattamenti in famiglia. I.G., residente nel comune del Crotonese, a partire dal 1984, si sarebbe reso autore di numerose condotte vessatorie nei confronti della figlia convivente, oggi 53enne, e della figlia di quest’ultima, 13enne, consistenti in continue offese, nonché in comportamenti marcatamente prevaricatori e domestici lesivi della loro dignità, costringendole a tenere delle «penose condizioni di vita». Nell’ordinanza di misura cautelare si legge inoltre che avrebbe impedito in particolare alla figlia sin dalla giovanissima età «di godere di ogni forma di autonomia» e «proibendo loro di uscire di casa», così «determinando il sostanziale abbandono scolastico da parte della nipote», quindi «inibendo ogni loro possibilità d’indipendenza economica e sociale». [Continua in basso]

L’attività svolta dai carabinieri con il supporto dei Servizi Sociali del Comune di Isola di Capo Rizzuto ha altresì permesso di documentare come le due donne, figlia e nipote del destinatario dell’odierna misura, vivessero in «uno stato di quasi segregazione», propiziato anche «dalla soggezione incussa alle vittime per via dei riti satanici che lo stesso compiva», circostanza suffragata anche dal rinvenimento da parte dei militari dell’Arma di una valigetta contenente amuleti e altri oggetti tipici delle celebrazioni di rituali di magia nera. Rilevanti, per la ricostruzione degli eventi, sono state le testimonianze rese dalle vittime e i materiali, soprattutto quelli esoterici, trovati dai Carabinieri durante l’accesso all’abitazione familiare, che hanno suffragato l’impianto accusatorio raccolto dagli operanti nei confronti di I.G., il quale, dopo essere stato condotto in caserma, al termine degli accertamenti di rito, è stato associato al carcere di Crotone e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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